Astrid è una cara amica ma da quando è
scomparsa confesso di sentire che per me Astrid è qualcosa di più
di una amica e la sua mancanza mi provoca un dolore mentale e
fisico. Stava sbocciando qualcosa tra noi proprio quel giorno
in cui è scomparsa e mi sento come se l'ingrata mano del
destino mi abbia allettato colle sue lusinghe per rendermi
ancora più amaro il risveglio, un risveglio triste senza
Astrid.
Dopo la scuola Astrid quel giorno era
felice e ansiosa di scendere al porto per incontrare gli
amici e prepararsi per la festa mascherata. Avrebbe dovuto
passare da casa dove la mamma gli aveva riempito una
borsa con il vestito per la festa, era un vestito da gheisha
e aveva anche degli attrezzi con i quali doveva provare dei
numeri da giocoliere. Nel tragitto dalla scuola al porto
avrebbe dovuto fermarsi dalla sua cara amica Lin. La scuola era
collocata nella parte alta del paese ed era circondata da un
grande parco con alle spalle la veduta del vulcano, non era
molto distante dalla sua casa che era situata in un
altopiano ai piedi del vulcano. Ebbe un passaggio dal padre che
doveva scendere al porto quel pomeriggio per fare degli acquisti
e si fece lasciare vicino alla casa della amica Lin. Lungo
la strada che portava al porto Astrid incontrò l'amica
Lin che l'avrebbe accompagnata fino alla piazza, poi si
intrattenne con la zia Eloise che le diede un dispaccio
da portare allo zio Sigfrid; in piazza si fermò con un gruppo di
ragazzi alle bancarelle del pesce tra i quali c'ero anche
io e quel giorno dal suo sguardo compresi che ero il suo
amico del cuore . Lungo il molo Astrid incontrò anche
lo zio (il luogotenente) e Mistral. Poi Astrid si recò alla
nave dello zio Sigfrid per consegnare la lettera; aveva
detto agli amici che sarebbe tornata subito alla piazza
per provare lo spettacolo ma nessuno l'ha più vista da quel
pomeriggio.