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Mi descrivo

mi imbarazza.

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

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I miei pregi

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I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. la montagna
  2. gli altruisti
  3. i creativi curiosi

Tre cose che odio

  1. i troppo furbi
  2. gli egoisti
  3. i pigri

NO FOTO - NO RISPOSTE (ANONIMI ASTENETEVI)

“ La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri... E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri. Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili, di finire alla mercé di chi ci sta di fronte. Non ci esponiamo mai. Perché ci manca la forza di essere uomini, quella che ci fa accettare i nostri limiti, che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto. Io amo la semplicità che si accompagna con l’umiltà. ........ Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l’anima. Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore. Alda MERINI

...perché un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte..

Alessandro Baricco, Oceano Mare

Rieccomi

Sono tornato in community. Mi sono allontanato per circa un anno perché mi sono accorto che molti contatti erano da parte di millantatori, sia riguardo il profilo o più profili risalenti allo stesso soggetto, sia riguardo il sesso, e questo andava contro la mia filosofia di vita, legata alla trasparenza. Detto questo mi sono chiesto: questi comportamenti sono un problema mio o un problema di chi li mette in atto? La mia risposta è nella mia nuova partecipazione alla comunità, comunità alla quale devo molto e che con una massiccia partecipazione di persone rette potrà, se non debellare, almeno isolare la gramigna, Grazie, Armando  

precisazioni

la foto  principale è di novembre 2013, le foto in fotogallery sono del 2009-2013.

Quando mi sono iscritto alla Community, non pensavo ci fosse il bisogno di imbrogliare le persone, ho visto in questo mezzo l'identico modo di comunicare che uso in montagna, incontri degli sconosciuti, li saluti, con alcuni scambi due chiacchere, con altri vai nel rifugio e dividi con loro il contenuto dello zaino ed eventualmente uno spazio della tua vita.

Un sorriso.

Armando

Dedicata a mia moglie che non c'è più

//youtu.be/8isBHykqPU4

Oceano mare

Morì che era mattina. Chiuse gli occhi e non li riaprì più. Semplice.

Io non so, C'è gente che muore e con tutto il rispetto, non si perde niente. Ma lui era uno di quelli che quando non ci sono più lo senti. Come se il mondo intero diventasse, da un giorno all'altro, un pò più pesante.

Capace che questo pianeta, e tutto quanto, resta a galla nell'aria solo perchè ci sono tanti Bartleboom, in giro, che ci pensano loro a tenerlo su. Con questa loro leggerezza. Senza aver la faccia da eroi, ma intanto tengono su la baracca. Sono fatti così. Bartleboom, lui, era fatto così. Per dire uno capace di prenderti sottobraccio, un giorno qualsiasi, per strada, e dirti in gran segreto - Io una volta ho visto gli angeli. Stavano sulla riva del mare.

Con tutto che lui non ci credeva, in Dio, era uno scienziato, e per le cose di chiesa non aveva una grande predisposizione, se capite cosa voglio dire. Ma aveva visto gli angeli. E te lo diceva. Ti prendeva sottobraccio, un giorno qualsiasi, per strada e con la meraviglia negli occhi, te lo diceva.

- Io una volta ho visto gli angeli.

Si può non volere bene ad uno così?

(Oceano Mare di Baricco - frammento)

(Eugenio Montale, Le Occasioni; Mottetti)

Non recidere, forbice, quel volto, solo nella memoria che si sfolla, non far del grande suo viso in ascolto la mia nebbia di sempre. Un freddo cala...Duro il colpo svetta. E l'acacia ferita da sé scrolla il guscio di cicala nella prima belletta di Novembre.

Alessandro Baricco, Oceano Mare - dedicato a...

..venivano dai più lontani estremi della vita, questo è stupefacente,
da pensare che mai si sarebbero sfiorati, se non attraversando da capo a piedi l'universo,
e invece neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile,
e tutto il difficile era stato solo riconoscersi, riconoscersi, una cosa di un attimo,
il primo sguardo e già lo sapevano, questo è il meraviglioso
- questo continuerebbero a raccontare, per sempre, nelle terre di Carewall,
perché nessuno possa dimenticare che non si è mai lontani abbastanza per trovarsi,
mai - lontani abbastanza - per trovarsi - lo erano quei due, lontani più di chiunque altro...

  

Non avessi sperato in te 
e nel fatto che non sei un poeta
di solo amore
tu che continui a dirmi
che verrai domani
e non capisci che per me
il domani e' gia' passato.

Alda Merini

(Eugenio Montale, Satura, Xenia II)

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perchè con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perchè sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.


oltre Neruda

Chist'uocchie tuoie che cagneno
culore ogne mumento,
so' belle quande chiagneno,

so' tutto sentimento.
Si rideno s'appicciano
comme a ddoie fiamme ardente,
songo stelle lucente
ca tiene 'nfronte tu.

Antonio De Curtis in arte totò


BUSSANO (Prevert)

Chi è

Nessuno
E' solo il mio cuore che batte
Che batte forte forte
Per te
Ma fuori 
La manina di bronzo della porta di legno
Non si muove
Non si agita
Non muove nemmeno la punta di un dito.
      

Konishi Raizan

pioggia di primavera
riflessa negli occhi bovini
che non la vedono


Lao-Tzu

Ciò che è calmo si tiene facilmente. Ciò che non è ancora apparso si progetta facilmente. Ciò che è fragile si spezza facilmente. Ciò che è minuto si disperde facilmente.
Trattalo quando ancora non c'è. Mettilo in ordine quando non è ancora in disordine.
Un albero che un uomo riesce appena ad abbracciare è nato da un ramoscello sottile come un pelo; una torre di nove piani è sorta da un mucchio di terra; un viaggio di mille miglia comincia da sotto i piedi.
Chi fa qualcosa la rovina e chi la tiene la perde. Perciò il saggio non fa e perciò non rovina, non tiene e perciò non perde.
La gente, nel curare i propri affari, spesso li rovina quando sono quasi portati a termine.
Cura la fine come l'inizio, e allora non rovinerai nessun affare.
Perciò il saggio desidera di non desiderare, non da valore ai beni diffìcili da ottenere, studia di non studiare, ritorna nel punto che tutti gli altri oltrepassano. Così aiuta lo sviluppo naturale di tutte le creature, ma non osa interferire.

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