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sampey53

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Mi descrivo

ogni uomo è il frutto della sua educazione

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

-

I miei pregi

affronta qualsiasi cosa stressante come farebbe un cane, se non puoi mangiarla o giocarci, facci sopra la pipì e passa oltre.

I miei difetti

se la saggezza bussa alla porta tu scappa dalla finestra

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. la magica
  2. viaggiare
  3. fotografare

Tre cose che odio

  1. se me lo dicevi prima
  2. viaggi organizzati
  3. pasta e fagiolini di unazingara

carlotta

La fontana Carlotta

Edificata negli anni '30 durante la costruzione del quartiere Garbatella, la fontana, monumento simbolo del rione, è costituita da un grande vaso in graniglia di cemento, simile alla terracotta, dove un volto femminile, incorniciato da lunghi capelli, getta uno zampillo d'acqua. Carlotta è proprio il nome della donna, fiera e indipendente, entrata a far parte dell'immaginario popolare, che ha visto tanti amori nascere e tanta gente felice sulla magica scalinata degli innamorati che gli fa da cornice. La sua piccola vasca ha dissetato i cavalli che arrivavano con i carretti fino agli anni cinquanta (uno non beveva perché era abituato a bere vino come il padrone). Poi come non ricordare che s'annava li pe guardà le pischelle che staveno a fa la fila pe l'acqua, 'na vorta nun c'era er frigorifero e l'acqua de Carlotta è la più fresca de Roma!
Insomma, Carlotta, non possiede la bellezza e l'importanza delle altre fontane de Roma, ma a noi garbanti non cia dovete tocca.

omaggio a trilussa

                            la guerra
ner mejo che un sordato annava in guerra
er cavallo je disse chiaramente:
- io nun ce vengo! - e lo butto per terra
           precipitosamente.

- no, nun ce vengo, - disse - e me ribbello
all'omo che t'ha messo l'odio in core
e te commanna de scannà un fratello
          in nome der Signore!

io - dice - sò 'na bestia troppo nobbile
p'associamme a l'infamie che fai tu;
se vòi la guerra vacce in automobbile,
          n'ammazzerai de più!

la tartaruga

mentre, una notte, se n'annava a spasso,
la vecchia tartaruga fece er passo
più lungo della gamba e cascò giù
co' la casa vortata sottinsù.
Un rospo je strillò:- scema che sei!
queste sò scappatelle
che costano la pelle... -
- lo so . - rispose lei -
ma, prima de morì, vedo le stelle.

gatta sul topo

alba sull'adriatico

aria

monolocale con vista

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