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La CACCIA
alle STREGHE

l'Inquisizione torturò e bruciò sul rogo milioni di persone innocenti.

 Erano accusate di stregoneria e di eresia contro i dogmi religiosi e giudicate senza processo, in segreto, col terrore della tortura.

Se “confessavano" erano dichiarate colpevoli di stregoneria, se invece "non confessavano" erano considerate eretiche, e poi arse sul rogo. Non sfuggiva nessuno.

Alcune erano sottoposte alla prova della pietra al collo, la presunta colpevole veniva cioè gettata in acqua legata a una pietra. Se annegava era innocente, se invece restava a galla era una strega ... in ogni caso moriva!

Perché le donne costituivano il bersaglio preferito?

 Perché si voleva eliminare il principio femminile. Il ruolo naturale di guide da esse esercitato nella comunità minacciava il potere delle autorità (principio maschile). Le donne si occupavano della salute (gli uomini imparavano da loro) e trasmettevano le tradizioni; le più anziane arbitravano con saggezza le contese. Avevano un potere e una forza naturali, incarnavano la sovranità del principio femminile con i suoi valori di conservazione, protezione, aiuto reciproco, condivisione... trasmettevano forza alla popolazione.

Melinda Warren,  una delle streghe bruciate nella famigerata cittadina di Salem nel 1692, dopo essere stata tradita dal suo amante stregone, che intendeva impossessarsi dei suoi poteri, prima di morire pronunciò la fatidica profezia:
“Potete uccidermi, ma non ucciderete la mia stirpe. Ogni generazione di streghe Warren diventerà più forte, fino a culminare nell’avvento di tre sorelle. Le tre sorelle saranno le streghe più potenti che il mondo abbia mai conosciuto. Distruggeranno ogni forma di male e saranno chiamate le incantatrici”.

La natura ha dato alle donne un tale potere che la legge ha giustamente deciso di dargliene poco.

(Samuel Johnson)