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orchidea_farfalla

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Mi descrivo

solo. Sento il mio cuore e conosco gli uomini. Non sono fatto come nessuno di quanti ho incontrati; oso credere di non essere fatto come nessuno di quanti esistono. Se pure non valgo di più, quanto meno sono diverso.se la natura abbia fatto bene o male a spezzare lo stampo nel quale mi sono formato,questo lo si potrà giudicare solo dopo avermi letto.

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

-

I miei pregi

-

I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. Il silenzio.
  2. semplicita'
  3. osservare

Tre cose che odio

  1. l'
  2. odio
  3. la tristezza

I miei interessi

Musica

  • Techno



 

 La fiducia è un fiore la fiducia sboccia in un attimo la coltivi,gli dai amore lei cresce,la fiducia vera è cieca, tu la la nutri e lei pende da te. La fiducia è appassita, morta,l'hai tradita,calpestata lei credeva in te e tu l'hai lasciata morire,in un attimo, gli hai spezzato le radici, l'hai illusa, pendeva dalle tue labbra ti ascoltava,ora l'hai sepolta. La fiducia è rinata,un'uomo la curata, gli ha insegnato a crescere gradatamente ora non verrà tradita,la fiducia è la vita. Ella nasce,alle volte anche con poca fatica,ma come i fiori più fragili, bisogna averne molta cura Non tradire mai chi crede in te farai morire un fiore, ma non uno qualunque, uno raro.

Primo Levi, da "Ad ora incerta".

LE PRATICHE INEVASE
(una poesia che parla in qualche modo magari un po' nascosto del suo suicidio)

Signore, a fare data dal mese prossimo
Voglia accettare le mie dimissioni.
E provvedere, se crede, a sostituirmi.
Lascio molto lavoro non compiuto,
Sia per ignavia, sia per difficoltà obiettive.
Dovevo dire qualcosa a qualcuno,
Ma non so più che cosa e a chi: l'ho scordato.
Dovevo anche dare qualcosa,
Una parola saggia, un dono, un bacio;
Ho rimandato da un giorno all'altro. Mi scusi,
Provvederò nel poco tempo che resta.
Ho trascurato, temo, clienti di riguardo.
Dovevo visitare
Città lontane, isole, terre deserte;
Le dovrà depennare dal programma
O affidarle alle cure del successore.
Dovevo piantare alberi e non l'ho fatto;
Costruirmi una casa,
Forse non bella, ma conforme a un disegno.
Principalmente, avevo in animo un libro
Meraviglioso, caro signore,
Che avrebbe rivelato molti segreti,
Alleviato dolori e paure,
Sciolto dubbi, donato a molta gente
Il beneficio del pianto e del riso.
Nel troverà traccia nel mio cassetto,
In fondo, tra le pratiche inevase;
Non ho avuto tempo per svolgerla. E' peccato,
Sarebbe stata un'opera fondamentale.

19 aprile 1981

             Vulnerant omnes,ultima necat.
tutte feriscono, l'ultima uccide.

 

L’arte di perdere non è difficile da imparare;
così tante cose sembrano pervase dall’intenzione
di essere perdute, che la loro perdita non è un disastro.

Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta il turbamento
delle chiavi perdute, dell’ora sprecata.
L’arte di perdere non è difficile da imparare.

Poi pratica lo smarrimento sempre più, perdi in fretta:
luoghi, e nomi, e destinazioni verso cui volevi viaggiare.
Nessuna di queste cose causerà disastri.

Ho perduto l’orologio di mia madre.
E guarda! L’ultima, o la penultima, delle mie tre amate case.
L’arte di perdere non è difficile da imparare.

Ho perso due città, proprio graziose.
E, ancor di più, ho perso alcuni dei reami che possedevo, due fiumi, un continente.
Mi mancano, ma non è stato un disastro.

Ho perso persino te (la voce scherzosa, un gesto che ho amato). Questa è la prova. E’ evidente,
l’arte di perdere non è difficile da imparare,
benché possa sembrare un vero (scrivilo!) disastro.
Elizabeth Bishop


 

 


IL TUO CUORE LO PORTO CON ME -

Il tuo cuore lo porto con me Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perchè il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perchè il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l'anima spera,
e la mente nasconde.,
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.

E. E. CUMMINGS

Giacomo Leopardi


Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
                                                                                              

(M. Gandhi)

            
"La felicità e la pace del cuore nascono dalla coscienza di fare ciò che riteniamo giusto e doveroso, non dal fare ciò che gli altri dicono e fanno."
 
 ieri è passato, domani è un mistero, oggi è un dono.









 

Non mi interessa che cosa fai per guadagnarti da vivere.

Voglio sapere che cosa ti fa soffrire e se osi sognare di incontrare il desiderio del tuo cuore.

Non mi interessa quanti anni hai. Voglio sapere se rischierai di sembrare ridicolo per amore,

per i tuoi sogni, per l'avventura di essere vivo.

Non mi interessa quanti pianeti hai in quadratura con la tua luna.

Voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dispiacere,

se sei stato aperto ai tradimenti della vita o ti sei inaridito e chiuso

per la paura di soffrire ancora. Voglio sapere se puoi sopportare il dolore

senza muoverti per nasconderlo, sfumarlo o risolverlo. Voglio sapere se puoi vivere con la gioia,

se puoi danzare con la natura e lasciare che l'estasi ti pervada dalla testa ai piedi

senza chiedere di essere attenti, di essere realistici o di ricordare i limiti dell'essere umani.

Non mi interessa se la storia che racconti è vera. Voglio sapere se riusciresti

a deludere qualcuno per mantenere fede a te stesso,

se riesci a sopportare l'accusa di tradimento senza tradire la tua anima.

 

Voglio sapere se puoi essere degno di fiducia. Voglio sapere se riesci a vedere la bellezza

anche quando non è sempre bella e se puoi ricavare vita dalla sua presenza.

Voglio sapere se riesci a vivere col fallimento, e comunque rimanere in riva a un lago

e gridare alla luna piena d'argento "SI". Non mi interessa sapere dove vivi o quanti soldi hai.

Voglio sapere se riesci ad alzarti dopo una notte di dolore e di disperazione,

sfinito e profondamente ferito e fare ugualmente quello che devi.

Non mi interessa chi sei o come sei arrivato a me.

Voglio sapere se rimani al centro del fuoco con me senza ritirarti.

Non mi interessa dove o che cosa o con chi hai studiato.

Voglio sapere chi ti sostiene all'interno, quando tutto il resto ti abbandona.

Voglio sapere se riesci a stare da solo con te stesso

e se apprezzi veramente la compagnia che ti sai tenere nei momenti di vuoto.

Oriah Mountain Dreamer, anziano di una tribù pellerossa...

« Dicono che sopra la terra nera
la cosa più bella sia una fila di cavalieri,
o di opliti, o di navi.
io dico: quello che s’ama »

Simile a un dio mi sembra quell’uomo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta mentre tu parli
con dolcezza
e con incanto sorridi. E questo
fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena ti vedo, subìto non posso
più parlare:
la lingua si spezza: un fuoco
leggero sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie
mi rombano:
un sudore freddo mi pervade: un tremore
tutta mi scuote: sono più verde
dell’erba; e poco lontana mi sento
dall’essere morta.
Ma tutto si può sopportare…

Saffo
(poetessa greca, VII sec. a.C.)

A me pare simile a un dio
colui che siede a te davanti,
e da vicino gusta
la dolcezza del tuo sorriso.

Subito nel mio petto il cuore
si agita e solo che ti guardi
la voce più non viene,
ché la lingua è muta.

Un fuoco sottile mi corre
sotto pelle e gli occhi più
non vedono; rombano gli orecchi
e in sudore tutta mi sciolgo.

Un tremore mi afferra
e dell'erba più verde divento
e quasi mi credo
vicino alla morte..

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