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kiwai

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Mi descrivo

aborigeno della Nuova Guinea, uomo libero (per quel che si può) P.S. quello dell'avatar sono io .. ma trent'anni fa!

Su di me

Situazione sentimentale

sposato/a

Lingue conosciute

-

I miei pregi

BUGIARDO quando compilo i profili

I miei difetti

BUGIARDO quando compilo i profili

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. le aborigene
  2. la jungla
  3. heith

Tre cose che odio

  1. il dogmatismo
  2. il dogmatismo
  3. il dogmatismo

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Spirituale

Vacanze Ko!

  • Spirituale
  • Passioni

    • Fai da te

    Musica

    • Techno
    • Folk

    Cucina

    • Thai
    • Fusion

    Libri

    • Erotici

    Sport

    • Skating

    Meta dei sogni

    Isole tropicali in generale, Australia e Nuova Zelanda


    AVVISO ai NUOVI amici e ai visitatori

    Quanti per avventura o per scelta si imbattessero nel sottoscritto .. ed avessero la cortesia di leggere e commentare, sappiano che, non per arroganza, non per supponenza e nemmeno per presunzione .. ma solo per banale mancanza di tempo, non potranno sperare in puntuali e doverose risposte. So da solo che non è corretto, ma conto sulla vostra gentile comprensione.
    Gli amici, che già mi conoscono, sanno che li tormento con la segnalazione dei miei post, non per esibizionismo ma per semplice desiderio di manifestare loro la mia presenza.
    L’invio di una mail collettiva mi impedisce di selezionare gli invii, ma quanti non gradissero, sono invitati a “cestinarmi” senza pietà ...

    AUTORITRATTO


    IL PROFILO ANARCHICO-LIBERTARIO DELL’ABORIGENO
    (scritto e pubblicato in preda a raptus autolesionistico)
    L’aborigeno ha progettato capanne nella jungla (d’asfalto) per una vita …
    Per scelta, lo ha fatto sempre da libero professionista, lontano dalle gerarchie intelletualoidi e faccendiere della propria categoria, dalle militanze politico-culturali di tanti colleghi “architetti in cachemire” (o Kashmir – c’est plus chic), dalla parte degli aborigeni, combattendo contro le tante tribù di burocrati comunali sempre impegnati a “salvaduardare la foresta” dai potenziali abusi dei  “senza casa”…

    ...


    Si, loro gli aborigeni, sono dei primitivi che pensano ancora che dormire in una capanna tutta loro, sia un diritto naturale, come procurarsi cibo e vestiario, coltivare ambizioni e interessi, scopare, divertirsi .. vivere insomma.

    E invece NO!
    Per le “gerarchie intellettualoidi” (di cui sopra) una casa non è un diritto, è una graziosa “concessione” (l’hanno chiamata proprio così: “concessione edilizia” “permesso di costruire”) che i burocrati elargiscono “a discrezione”, con magnanimità feudale, ovviamente pagando il dovuto balzello!
    E’ l’URBANISTICA chers amis!!!
    Le mille pastoie della burocrazia hanno trovato nella Jungla italiana la loro apoteosi legislativa.
    Dimenticando che il fascino dei nostri centri storici nasce, in massima parte, dalla magnifica anarchia dell’aggregazione spontanea, le perverse menti degli urbanisti nostrani hanno eretto un castello di regole e divieti che hanno avuto come unico risultato lo scempio dell’abusivismo selvaggio.

    ...

    A forza di “salvaguardare” il territorio, rendendo edificabile solo le aree degli “amici degli amici” in un rigido monopolio politico-fondiario, con la complicità “pelosa” di ecologisti d’accatto, hanno preteso di “ingessare” la vita delle nostre città.
    Ma le città sono organismi viventi, perché espressione della vita quotidiana, delle esigenze degli uomini, che si muovono, si accoppiano, si moltiplicano e nel loro territorio si creano la tana!
    E l’animale uomo, se lo incateni lotta per liberarsi, se lo opprimi nei suoi diritti si ribella, se gli neghi un tetto lo costruisce abusivo!

    ...

    E le regole allora!
    Giusto, le regole .. la regola dovrebbe essere un limite alla prevaricazione, non al diritto!
    Se non vogliamo lo scempio del territorio, regoliamone un uso razionale e compatibile, smettiamo di salvaguardare l’habitat della “ranocchia sordomuta” facciamo le strade che servono, le TAV, i ponti sullo Stretto ma soprattutto diamo una casa a una giovane coppia …

    ...

    .

    E allora, direte voi: “ecco il solito intelletualoide che vede il mondo dalla sua nicchia e pretende di dare fondo all’universo dal suo punto di vista ..”
    Non proprio …
    Quello che vale nel mio campo professionale, purtroppo, vale anche per quasi tutto il resto … siamo le vittime quotidiane di una veterocultura statalista, fondata su una burocrazia elefantiaca e poliziesca, tutta impegnata a tutelare un sistema di balzelli e controlli,
    di uno Stato in mano alle fazioni clientelari di feudatari locali e di una setta di “chierici” in toga e tocco che distribuiscono scomuniche in nome di una “verità intercettata” di cui si sono autoproclamati depositari,
    siamo i “servi della gleba” che lavorano sette mesi l’anno per il “moloch” …
    io voglio essere un uomo libero ..

    MIRACOLI ITALIANI

    .

    .

    grog

    Ti è tutto chiaro? Hai capito tutto?

    OK ... allora:

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