Mi descrivo
Ho visto un uomo sulla spiaggia, stava dando forma colla sabbia al corpo di una donna addormentata, era bravo, nel suo atteggiamento c'era una concentrazione, un'attenzione, un'intensità che mi faceva desiderare d'essere la donna cui si stava ispirando... Ho camminato sulla spiaggia; ma quando sono tornata per vedere il lavoro finito esso non c'era più, le onde se l'erano portato via: la sirena era fuggita nelle profondità marine. Svaniti l'uomo e la sua sirena, insieme. Era stato tutto un sogno.
Kamakala: il nick
Premetto che non credo nelle filosofie orientali se non come
prodotto della ricchezza della mente umana.... Mesi fa avevo
scoperto accidentalmente più profili appartenenti ad una stessa
persona, notando le inevitabili somiglianze che li
rendevano immediatamente riconoscibili, ho provato a crearmi
anch'io altri profili per vedere se fossi riuscita a tenerli ben
distinti l'uno dall'altro. Li ho costruiti e poi non li ho quasi
più usati: troppo complicato ed inutile seguire più profili
contemporaneamente.
Quando ho deciso di accantonare temporaneamente profilo e blog
principali, sono andata a ripescarne uno: quello per cui m'ero
inventata un nick di fantasia come avessi buttato là delle
sillabe a caso, una cosa priva di senso, erano solo dei suoni che
mi piacevano. A distanza di tempo ho impostato sul
motore di ricerca il nick inventato per vedere se si potesse
trovarne traccia nel web. Come profilo di Libero non l'ho trovato
affatto...
Ma... Ho scoperto che è un simbolo importante del buddismo
tantrico...
Sono convinta che è assurdo collegare il mio gioco di parole a
ciò che ho trovato e nello stesso tempo non riesco ad evitare di
pensare che un senso ci sia.
kama significa "seme" e kalā significa "raggio" o "germoglio".
A distanza i tempo ho trovato il nesso tra questo nick e il
termine kamakala: non c'è nulla di trascendentale nella mia
scelta, nessuna intuizione spirituale; la spiegazione
è piuttosto banale: nel libro di Hesse "Siddharta", la
donna di cui il protagonista s'innamora si chiama Kamala.
Probabilmente senza avvedermene ho usato anch'io quel nome; ma
ricordandolo male l'ho storpiato e ho ricreato l'originale a cui
Hesse s'era ispirato.
Kamakala: il triangolo
"Sahasrara è anche chiamato Chakra della Corona,
ha nel suo cuore un loto più piccolo a dodici petali in cui è
inscritto il triangolo chiamato Kamakala, che simbolicamente
raffigura la sede della Shakti Suprema, cioè la Forza Cosmica non
individualizzata. Kamakala: essenza del desiderio. triangolo di
bindus (rosso, bianco e misto) che rappresenta la yoni della dea.
Nei mille petali del loto sono contenute tutte le lettere
dell'alfabeto sanscrito.
Il chakra della corona trova posto nella ghiandola pineale, ed ha
un solo polo. È di colore viola ed è orientato verticalmente con il
relativo imbuto che indica verso il cielo. È il chakra che presiede
il contatto con la Conoscenza Divina, governa la corteccia
cerebrale e la presa di coscienza. Esso determina l'apertura e la
dilatazione della coscienza con lo sviluppo dell'intelletto. Le sue
funzioni principali sono relative alla conoscenza superiore, alla
medianità, al contatto con il Divino. Al Sahasrara Chakra
appartengono tutte le questioni relative alla 'Illuminazione', vale
a dire la relazione tra la coscienza dell'individuo e quella
dell'universo. L'apertura o la creazione del Settimo Chakra porta a
uno stato di contatto e comunione con la forza creatrice
dell'universo, uno stato di purificazione, appagamento spirituale,
totale libertà dalle limitazioni dei nostri istinti bassi e
grossolani: si tratta, è evidente, di stati dell'essere che
sfuggono alle possibilità descrittive della razionalità e che
possono essere compresi (nel senso di 'presi all'interno di noi',
vale a dire assimilati e non semplicemente capiti) soltanto
attraverso l'esperienza diretta."