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Mi descrivo

Ho visto un uomo sulla spiaggia, stava dando forma colla sabbia al corpo di una donna addormentata, era bravo, nel suo atteggiamento c'era una concentrazione, un'attenzione, un'intensità che mi faceva desiderare d'essere la donna cui si stava ispirando... Ho camminato sulla spiaggia; ma quando sono tornata per vedere il lavoro finito esso non c'era più, le onde se l'erano portato via: la sirena era fuggita nelle profondità marine. Svaniti l'uomo e la sua sirena, insieme. Era stato tutto un sogno.

Su di me

Situazione sentimentale

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Lingue conosciute

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I miei pregi

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I miei difetti

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Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. rosso carmino arancio acceso giallo sole
  2. verde sottobosco terra di Siena bruciata indaco
  3. blu notte azzurro polvere violetto bianco e nero

Tre cose che odio

  1. odio la tristezza di sentirmi raggirata
  2. odio la pigrizia che impedisce di tendere la mano
  3. odio la chiusura che sottrae calore

Kamakala: il nick

Premetto che non credo nelle filosofie orientali se non come prodotto della ricchezza della mente umana.... Mesi fa avevo scoperto accidentalmente più profili appartenenti ad una stessa persona, notando le inevitabili somiglianze che li rendevano immediatamente riconoscibili, ho provato a crearmi anch'io altri profili per vedere se fossi riuscita a tenerli ben distinti l'uno dall'altro. Li ho costruiti e poi non li ho quasi più usati: troppo complicato ed inutile seguire più profili contemporaneamente.
Quando ho deciso di accantonare temporaneamente profilo e blog principali, sono andata a ripescarne uno: quello per cui m'ero inventata un nick di fantasia come avessi buttato là delle sillabe a caso, una cosa priva di senso, erano solo dei suoni che mi piacevano. A distanza di tempo ho impostato sul motore di ricerca il nick inventato per vedere se si potesse trovarne traccia nel web. Come profilo di Libero non l'ho trovato affatto...
Ma... Ho scoperto che è un simbolo importante del  buddismo tantrico...
Sono convinta che è assurdo collegare il mio gioco di parole a ciò che ho trovato e nello stesso tempo non riesco ad evitare di pensare che un senso ci sia.

kama significa "seme" e kalā significa "raggio" o "germoglio".

A distanza i tempo ho trovato il nesso tra questo nick e il termine kamakala: non c'è nulla di trascendentale nella mia scelta, nessuna intuizione spirituale; la spiegazione è piuttosto banale: nel libro di Hesse "Siddharta", la donna di cui il protagonista s'innamora si chiama Kamala. Probabilmente senza avvedermene ho usato anch'io quel nome; ma ricordandolo male l'ho storpiato e ho ricreato l'originale a cui Hesse s'era ispirato.


Kamakala: il triangolo

"Sahasrara è anche chiamato Chakra della Corona, ha nel suo cuore un loto più piccolo a dodici petali in cui è inscritto il triangolo chiamato Kamakala, che simbolicamente raffigura la sede della Shakti Suprema, cioè la Forza Cosmica non individualizzata. Kamakala: essenza del desiderio. triangolo di bindus (rosso, bianco e misto) che rappresenta la yoni della dea. Nei mille petali del loto sono contenute tutte le lettere dell'alfabeto sanscrito.
Il chakra della corona trova posto nella ghiandola pineale, ed ha un solo polo. È di colore viola ed è orientato verticalmente con il relativo imbuto che indica verso il cielo. È il chakra che presiede il contatto con la Conoscenza Divina, governa la corteccia cerebrale e la presa di coscienza. Esso determina l'apertura e la dilatazione della coscienza con lo sviluppo dell'intelletto. Le sue funzioni principali sono relative alla conoscenza superiore, alla medianità, al contatto con il Divino. Al Sahasrara Chakra appartengono tutte le questioni relative alla 'Illuminazione', vale a dire la relazione tra la coscienza dell'individuo e quella dell'universo. L'apertura o la creazione del Settimo Chakra porta a uno stato di contatto e comunione con la forza creatrice dell'universo, uno stato di purificazione, appagamento spirituale, totale libertà dalle limitazioni dei nostri istinti bassi e grossolani: si tratta, è evidente, di stati dell'essere che sfuggono alle possibilità descrittive della razionalità e che possono essere compresi (nel senso di 'presi all'interno di noi', vale a dire assimilati e non semplicemente capiti) soltanto attraverso l'esperienza diretta
."

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Thich Nhat Hanh-Sono arrivato... Stampa artistica
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