Ma in mezzo agli sciacalli, le pantere, le
cagne, le scimmie, gli scorpioni, gli avvoltoi, i serpenti, fra i
mostri che guaiscono, urlano, grugniscono
entro il serraglio infame dei nostri
vizi, uno ve n'è, più laido, più
cattivo, più immondo.
Sebbene non faccia grandi gesti, né lanci acute strida,
ridurrebbe volentieri la terra a una
rovina
e in un solo sbadiglio ingoierebbe il mondo.
È la Noia!
L'occhio gravato da una lagrima involontaria, sogna patiboli
fumando la sua pipa.
Tu lo conosci, lettore, questo
mostro delicato -
tu, ipocrita lettore - mio simile e fratello!