Bisogna riservarsi un
retrobottega tutto nostro, del tutto indipendente, nel quale
stabilire la nostra vera libertà, il nostro principale ritiro e
la nostra solitudine. Là noi dobbiamo trattenerci abitualmente
con noi stessi, e tanto privatamente che nessuna conversazione o
comunicazione con altri vi trovi luogo; ivi discorrere e ridere
come se fossimo senza moglie, senza figli e senza sostanza, senza
seguito e senza servitori, affinché, quando verrà il momento di
perderli, non ci riesca nuovo il farne a meno. Noi abbiamo
un'anima capace di ripiegarsi in sé stessa; essa può farsi
compagnia; ha i mezzi per assalire e per difendere; per ricevere
e per donare; non dobbiamo temere di marcire d'ozio noioso in
questa solitudine.
(Montaigne, Essais, Libro I, capitolo
XXXIX)