Mi descrivo
Beh, se agisco ben venga... ma non me ne compiaccio, per il resto sono tale e quale chiunque altro: del tutto in potenza.
Introduzione
Vorrei approfittare di questo strano luogo, del
suo apparire così Altro, per giocare ad essere un dio e fare della
mia singolarità un editto o un dogma.
Allo sporadico visitatore, al suo sguardo
annoiato, io m'arrogo il diritto di assegnare la responsabilità di
permettermi questa antipatica tracotanza, e che possa perdonarmi il
cattivo gusto: è solo un gioco!
Però è un gioco molto importante, questo... io lo
compio qui, altri altrove... ma, credo, lo si deve compiere
necessariamente:
"...nel fatto che la conoscenza divina possiede
per sempre la realtà degli avvenimenti, consiste l'eccellenza di
quella vita eterna che al dio appartiene: se la conoscenza e il
pensiero della realtà venissero meno, l'immortalità non sarebbe più
vita, ma tempo." (Plutarco, De Iside et Osiride,
351e).
E' gran cosa che io "possa" far ciò lasciando a
chiunque la stessa "possibilità"...
Certo, forse ho frainteso tutto... ma, che
diamine, spero di no!
G. Leopardi, Zibaldone, 29.
"Tutto è o può essere contento di se stesso, tanne
l'uomo, il che mostra che la sua esistenza non si limita a questo
mondo, come quella dell'altre cose."
Hölderlin, Iperione, introduzione.
"...unirci alla natura in un Tutto infinito,
questo è il fine delle nostre aspirazioni, a questo noi possiamo
consentire oppure rifiutarci."