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ZMC_152

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Mi descrivo

Credo nel potere della parola come anello di congiunzione tra ciò che sentiamo e ciò che vogliamo dire. Credo che la felicità si raggiunga in due, ma credo che si possa stare bene anche da soli. Credo nei mie occhi e nelle mia mani perché mi hanno dato sensazioni meravigliose. Credo nei ricordi e nella memoria come bagaglio di esperienze che spero nn andranno mai perse. Credo nella forza della sincerità, ma credo anche che la sincerità senza affetto sia una forma di crudeltà. Un saluto gentile.

Su di me

Situazione sentimentale

single

Lingue conosciute

Inglese, Francese, Spagnolo

I miei pregi

La tenacia

I miei difetti

L\'impazienza

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. La famiglia
  2. Dormire sotto il piumone
  3. Avere il coraggio di sperare ancora

Tre cose che odio

  1. I mezzi di trasporto pubblici... TUTTI.
  2. Alzarmi presto la mattina
  3. L'emicrania

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Prendo l'auto e parto

Vacanze Ko!

  • Campeggio
  • Passioni

    • Sport

    Musica

    • Hip hop
    • Soul

    Cucina

    • Piatti italiani

    Libri

    • Psicologia
    • Saggi

    Film

    • Horror

    Libro preferito

    Il Pendolo di Foucault

    Meta dei sogni

    Nepal, Estremo Oriente

    Film preferito

    300

    La Chat... (1a parte)

    Era un mercoledì di una piovosa sera di ottobre, rincaso dalla palestra, mangio, mi metto comodo e accendo il computer.
    Dopo un non preciso girovagare per il web la mia attenzione viene catturata da un'armonico suono delle casse e una finestrella grigia monopolizza il mio sguardo.
    Nonostante non avessi ancora completamente messo a fuoco il nick sapevo benissimo di chi si trattava, quasi che il suono che emette il pc è diverso quando a cercarmi sei tu, un suono deciso ma discreto, sicuramente sempre gradito.
    Dopo i primi convenevoli sul come stai e sulle possibili novità in corso, ricominci a tessere il solito discorso su quanto siano noiosi gli approcci dei maschietti in chat.
    Ti lamenti ancora una volta della loro mancanza di originalità, del loro essere spessissimo privi di tatto per non dire trementamente maleducati.
    Ti chiedi come un uomo possa pretendere che una donna risponda ad un semplice:"Ciao..." e tuttosommato non mi sento di controbattere.
    Effettivamente sono tante le donne che nel corso delle mie discussioni sottolineavano la carenza quasi assoluta di inventiva nell'approccio maschile in room.
    Non essendo donna non posso che star zitto, ascoltare e... ricordare.
    La sera scorre veloce intrecciando sagaci discorsi con sarcastrici episodi di quotidianità.
    Dopo averti dato la buonanotte, mentre mi distendo nel mio caldo lettone mi tornano alla mente le tue parole e comincio a pensare...
    [continua...]

    La Chat... (2a parte)

    [continua...]
    Se una ragazza ha ben chiaro quali siano le modalità da evitare, in quanto banali, in un approccio intersessuale in Chat, significa che, qualora la sua presunta emancipazione decida di fare il primo passo nel cammino di conoscenza, la sua "strategia" diverga antiteticamente dalla solita aria fritta espirata dai maschietti.
    Purtroppo così non è "quasi" mai.
    Temo che se gli ometti dovessero dar retta all'animo poetico che c'è in loro tralasciando le proprie pulsioni libidiche la percentuale di successo relativa alle donne che tentano volontariamente l'approccio sarebbe così bassa da risultare statisticamente trascurabile.
    Ma come sappiamo l'essere umano "fa di necessità virtù" e una persona che viene contattata in media ogni 10 secondi non ha nessuna NECESSITA' in proposito e di conseguenza non sviluppa nessuna VIRTU'.
    Mi sento di aggiungere una sola piccola cosa... la creazione e la cura del proprio profilo, che oramai non stimola più nessuno, è uno strumento importante per farsi conoscere e per poter dar modo a chi è interessato a noi, di essere meno generico, scontato, banale e noioso nel contattarci.
    Cosa voglio dire?
    Che se il tuo nick è MARIA e il tuo profilo è immacolato stai lastricando di poca originalità il vialetto che conduce la gente alla porta di casa tua.

    Grazie

    Adoro...

    Adoro la mia famiglia, i quattro pilastri su cui si erge il mio tempio;
    Adoro le manine di mio nipote, così piccole ma abilissime nello stringermi il dito;
    Adoro la mia piccola automobile che mi ha sempre fatto compagnia nei momenti in cui nessuno poteva ascoltarmi e avevo bisogno di prendere delle decisioni;
    Adoro la Tennent's compagna di serate allegre e canterine;
    Adoro lo sport che mi ha permesso di prendermi una deliziosa rivincita nei confronti di chi diceva che alcune persone nascono per altro;
    Adoro la musica che con la sua compagnia empatica non mi fa mai sentire solo;
    Adoro il tiepido sole le mattine di primavera che inspiegabilmente risce sempre a mettermi di ottimo umore;
    Adoro la doccia la sera prima di coricarmi, è un po' come se mi levassi di dosso i casini della giornata;
    Adoro dormire sotto il piumone... una coccola che dura 8 ore;
    Adoro leggere romanzi, ottimo modo per "viaggiare" senza uscire di casa;
    Adoro abbracciare in silenzio le persone a cui tengo, un gesto discreto ma molto intimo e profondo;
    Adoro scrivere le mie riflessioni, prendere quel che sento, tirarlo fuori, trascriverlo e rileggerlo... rileggerlo mi ricorda chi sono quando mi sento smarrito...

    Grazie.

    Ringraziamenti Speciali...

    Un ringraziamento particolare a coloro i quali estrapolano le riflessioni del mio profilo inserendole nel proprio con la giustificazione che, avendole condite con i loro sterili pensieri divengono "cose loro" a tutti gli effetti...

    Un ringraziamento particolare a coloro i quali mi chiedono se possono inserire nel proprio profilo le mie "chiacchiere" e, ad una mia risposta negativa, lo fanno lo stesso...

    Un ringraziamento particolare a Te che ti dipingi vittima fragile e incompresa mentre in realtà sei la solita egoista con terribili sfumature di fastidioso oppurtunismo, ricordati... si raccoglie sempre quello che si semina.

    Grazie

    Bus...

    Questa mattina sono uscito di casa in perfetto orario,
    solitamente sono sempre molto lesto nel camminare per predere il bus,
    ma oggi procedevo con passo tranquillo.

    Quando arrivo in piazza mi viene automatico voltare lo sguardo per vedere se ci
    sei, se stai venendo verso la fermata ma quel giorno non lo feci.
    Arrivo alla palina e vedo il bus arrivare, do una controllata veloce e tu non ci sei,
    E' una settimana che non prendiamo il pullman insieme e ne sta' cominciando
    un'altra da solo...
    Il pullman e' arrivato, vado a sistemarmi in uno spazietto libero e ad un tratto ti vedo...

    Mi vieni incontro, ti vieni a mettere proprio vicino a me,
    non l'avevi mai fatto solitamente stiamo sempre distanti ma
    oggi per la prima volta ti posso gurdare da vicino.
    Hai le tue Adidas nere e il giubbino di jeans grigio,
    i tuoi capelli d'oro sono sempre perfetti, si vede che ci tieni tanto
    sei dolcissima quando te li sistemi dietro l'orechio...

    Ora che sei al mio fianco mi accorgo di com'e' scomoda la situazione,
    il guardarti rischia di diventare morboso, non posso voltarmi spesso, non sarebbe
    casuale sei troppo vicino, potrei farti una cattiva impressione...
    I tuoi occhi di cielo troppo spesso guardano davanti a te senza motivo
    sono nella perfetta posizione perche' tu possa notare con la coda dell'occhio
    da che parte e' volto mio sguardo.

    E' bello averti vicina perche'... perche' sei qui,
    E' bello quando sei lontana perche'... ti osservo meglio.

    Siamo arrivati alla fermata e dobbiamo scendere, e' buffo come si ripeta sempre
    uguale questa scenetta... prendiamo strade opposte ma scegliamo sempre
    quella piu' distante rispetto alla direzione che dobbiamo prendere
    in modo da avere la possibilita' di incrociare gli sguardi...
    anche se tu tieni quasi sempre gli occhi bassi... chissà...

    Grazie

    Le Mani...

    Manca poco... l'inverno è alle porte ma oggi c'è un sole stupendo....
    tra l'aria gelida i raggi del sole mi ricordano il tepore passato
    quei giorni in qui non importava la piega che prendeva la giornata
    tanto sapevo che poi ti avrei sentita, che avrei scambiato 2 parole con te...
    Quelle classiche giornate in cui capisci che
    "l'attesa del piacere è essa stessa piacere" così come ci spiega il fogliettino dentro i cioccolatini...
    Tra un dolce pensiero è un piacevole aspettare si fa strada
    nella mente un pensiero angosciante, un dubbio che mette tutto in discussione.
    Cerchi ti spingelo fuori, di tenerlo lontano ma non puoi...
    Giorno dopo giorno diventa più pressante e fastidioso...
    Devi sapere, devi conoscere...
    La tua mano che prima teneva stretta la sua ora si apre, la sorregge dolcemente...
    l'accompagna ma non la costringe a seguirla, la lascia libera di muoversi... libera di andare...
    Le mani si separano la mano di lei si allontana...
    L'illusione... la speranza lascia spazio alla dura realtà e tutti i piccoli
    sospetti non ascoltati ora divengono palesi verità....
    La sua mano è andata via...
    Ora... adesso... cosa ti rimane?
    Bellissimi ricordi... piacevoli messaggini che rileggi continuamente... una dolcissima foto che ti costringi a non guardare e la paura di risentirla, la paura di dover ricominciare a dimenticarla...

    Grazie

    Ringraziamenti...

    Un grazie a Roby che riesce sempre a portare un po' di serenità anche nei momenti più scuri e non si stanca mai di ascoltare le mie paranoie.
    Un grazie a Marta e Gabriele... i colori più belli del quadretto che giorno dopo giorno mi sforzo di dipingere.
    Un grazie a Dori che mi ha insegnato che i limiti più grandi da superare sono quelli mentali.
    Un grazie a Marcello persona con la quale ho condiviso paure e debolezze ma anche le serate più piene che la mia mente ricordi.
    Un grazie a Luca... che con il suo modo calmo e gentile riesce sempre a spegnere la rabbia che troppo spesso mi guida.
    Un grazie a Carmy che mi ha insegnato a dire grazie.
    Un grazie a Maddy, il miglior punto di vista femminile che portò mai avere e che sul "saper ascoltare" non ha nulla da imparare.
    Un grazie a chi "copia" le riflessioni del mio profilo spacciandole per proprie... le persone vuote sono lo specchio della mia ricchezza.

    Ricordi...

    Mi ricordo... Mi ricordo che non capivo il senso di studiare la storia, cominciavo ad entrare nel mondo della scuola e non riuscivo a trovare una motivazione che mi spiegasse che senso avesse sapere cosa aveva fatto quel signore duemila anni fa... non ne capivo l'utilità.
    Ero a casa di mia nonna, con il libro di storia davanti ma la testa che inseguiva un pallone.
    Mia nonna entra in stanza, si siede sul divano in silenzio e con la mano da due colpetti sul cuscino alla sua destra chiedendomi, senza aprir bocca, di sedermi al suo fianco.
    Mi guardò negli occhi e mi disse:"Piccolo mio, la vita è un ciclo continuo, tutto si ripete, noi studiamo quello che hanno fatto i nostri avi in modo da imparare ed evitare di rifare gli stessi errori, è una cosa utilissima... Nel nostro piccolo possiamo fare lo stesso, nel corso della nostra breve esistenza dobbiamo capire quello che raccogliamo in modo da poter modificare la semina e avere un raccolto ogni anno più rigoglioso".
    Ero giovanissimo e quelle parole non le capii subito, ci volle del tempo... ogni volta che commettevo lo stesso errore due volte mi tornava in mente l'insegnamento di mia nonna e mi rendevo conto di quanto fosse difficile capire VERAMENTE ciò che raccoglievo.
    Perché scrivo questo... adesso?
    Ci sono ricaduto, ci ho sperato tanto, ho voluto credere che questa volta potesse essere quella giusta ho dato di nuovo retta al cuore senza ascoltare la testa... ora è tutto così ovvio...
    Lo so che leggerai queste parole, forse le scrivo anche per questo, non è colpa tua e che... a me studiare la storia non è mai piaciuto.

    Riflessioni...

    Il silenzio aiuta a pensare e il buio aiuta il silenzio.
    In mancanza di suoni e immagini e come se il mondo si fermasse. Quando i nostri due
    sensi principali sono a riposo riusciamo ad andare oltre a prestare attenzione a
    quello che sentiamo veramente, e come se l'orecchio non essendo in grado di
    percepire dall'esterno si ripiegasse verso l'interno e per gli occhi vale lo
    stesso... scrutano i pensieri.
    Sono momenti importanti sono momenti con noi stessi.
    L'altra sera riflettevo... è buffo… tutte le persone importanti della mia vita sono
    diventate tali dopo una litigata... è strano che coloro con cui vado maggiormente
    d'accordo li ho incontrati in una situazione di conflitto più o meno profondo.
    Non lo so... forse è un meccanismo di autodifesa che, riconoscendo nell'altro un
    potenziale detrattore di affetto, ci spinge ad allontanarlo per mantenere
    egoisticamente le nostre attenzioni tutte per noi...
    Forse è solo una piacevole coincidenza...
    Quello che importa e che ho conosciuto e subito litigato con una persona, sono
    proprio curioso di sapere come si evolverà la situazione...

    Grazie.
    , , , , , , , , , , , , ,