Mi descrivo
Persa nella transitorietà delle cose che riempiono e svuotano gli occhi, tra difficili speranze e domande senza risposta... - Ai margini del bosco di Grib -
Die Ros ist ohn warum; sie blühet, weil sie blühet,
sie acht nicht ihrer selbst, fragt nicht, ob man sie
siehet.
A. S.
Nel bosco di Grib c'è un posto che si chiama
Angolo degli Otto Sentieri, lo trova solo chi lo cerca
attentamente, poichè nessuna carta lo riporta. Perfino il nome
sembra contradditorio, giacchè come può l'incrocio di otto sentieri
formare un angolo, come può ciò che è pubblico e frequentato
conciliarsi con ciò che è appartato e nascosto?... Eppure è così:
vi sono realmente otto sentieri ma molto solitari, lontani dal
mondo, nascosti, dissimulati, si arriva nei pressi di un recinto
che si chiama Recinto della Sfortuna. La contraddizione del nome
rende il luogo ancora più solitario, proprio come la contraddizione
rende sempre solitari. Gli otto sentieri, il continuo via vai sono
solo una possibilità, una possibilità per il pensiero, poichè
nessuno passa per questo sentiero al di fuori di un insetto, che si
affretta ad attraversarlo lente festinans; nessuno lo frequenta,
tranne il viaggiatore frettoloso che si guarda intorno, non per
cercare un essere umano, bensì per sfuggirli tutti; o il fuggitivo
che neppure nel suo nascondiglio avverte nel viaggiatore il
desiderio di ricevere messaggi, il fuggitivo raggiunto solo dalla
pallottola mortale, che spiega l'immobilità attuale del cervo, ma
non la sua irrequitezza di prima; nessuno percorre questo sentiero
tranne il vento, di cui non sappiamo da dove venga né dove
vada.
" O spirito gentile, che abiti questi luoghi,
grazie per avere sempre protetto la mia quiete, per le ore
trascorse inseguendo le rimembranze, per il tuo nascondiglio, che
io chiamo mio! La quiete si estende come un'ombra man mano che
cresce il silenzio: che magico incantesimo! E com' è inebriante
quella pace! Quale che sia la rapidità con cui l'ubriaco porta
alle labbra il bicchiere, la sua ebbrezza non cresce rapidamente
come quella che viene dalla quiete, che alimenta ad ogni secondo.
Ma il contenuto di quel bicchiere inebriante non è che una goccia
a confronto con il mare infinito del silenzio, a cui bevo io. E
come l'ebollizione di tutti i vini del mondo è una pallida
illusione al confronto della fermentazione sempre più
effervescente del silenzio! "
Voi, Otto Sentieri, avete allontanato da me
tutti gli uomini e non mi avete riportato che i miei pensieri.
Dunque, bosco gentile, addio; addio, misconosciuta ora del
meriggio, tu che non usurpi niente, che non vuoi essere un
simbolo come l'alba, il crepuscolo e la notte, ma senza pretese
ti accontenti umilmente di essere te stessa, lieta del tuo
sorriso campestre.
S. K.
Non calpestare le metafore.
Ci sono Silenzi che rimangono sulla pelle e
hanno il sapore del vento..
Raccogliamo disperatamente il miele del
visibile,
per custodirlo nel grande alveare d'oro
dell'invisibile.
R.M.R.