... e ditelo a Sparta che tutto ciò che amano
deve perire!
(Dario)
I Persiani hanno un esercito tanto grande
che le loro frecce oscureranno il sole? Tanto meglio così
combatteremo all'ombra.
(Leonida)
Serse: "Non ci sarà alcuna gloria nel
tuo sacrificio, presto cancellerò persino il ricordo di Sparta
dagli annali!, ogni pergamena scritta dai greci verrà bruciata!,
a ogni storico greco e a ogni scriba verranno cavati gli occhi e
la loro lingua mozzata!. Chiunque evocherà il solo nome di Sparta
o di Leonida sarà punibile con la morte!! Il mondo non saprà mai
che siete esistiti Leonida!"
Re Leonida: "Il mondo saprà che degli uomini liberi si sono
opposti ad un tiranno, che pochi si sono opposti a molti, e prima
che questa battaglia sia finita, che persino un Dio re può
sanguinare.
"i Greci sapevano che su di loro incalzava la morte per mano di
coloro che stavano aggirando il monte, ma spiegarono contro i
Barbari tutte le forze che avevano in corpo con pieno disprezzo
della vita, battendosi come forsennati". Morirono tutti, morirono
eroicamente, tanto che ancora oggi, sul luogo del massacro,
rimane questa lapide:"Va' o passeggero, narra a Sparta che noi
qui morimmo in obbedienza alle sue leggi".
E in questa mischia cadde anche Leonida, che si era dimostrato
uomo di straordinario coraggio, e con lui gli altri Spartiati, i
nomi dei quali ho voluto sapere, come uomini degni che se ne
serbi memoria…".
Da: "La battaglia delle Termopili"
Erodoto