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Mi descrivo

La forma dell'acqua

Su di me

Situazione sentimentale

fidanzato/a

Lingue conosciute

Francese, Inglese

I miei pregi

-

I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. Acqua dolce/ Inverno/ Montagna
  2. Principi/ Valori/ Morale/ Cultura
  3. Amore/ Unità/ Condivisione/ Partecipazione/Umiltà

Tre cose che odio

  1. Materialismo/ Capitalismo/ Convenzioni/Conformismo
  2. Egoismo/ Avidità/ Intolleranza/ Sottomissione
  3. Incomprensione/ Inaffettività/ Indifferenza/Guerra

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Avventura

Passioni

  • Arte

Musica

  • Folk

Libri

  • Psicologia
  • Saggi

Film

  • Drammatico
  • Fantasy

Meta dei sogni

Irlanda e Scozia, Scandinavia

VITA

Terra! Madre di limo:
vita ferace
distesa su di un manto che tace;
il ricoprir di vita virente che, maestosa, consente.
E l'abbraccio terreno che
noi tutti riveste,
sotto questo intangibile celeste;
così anche del sole, il calore,
che al suo tramontare,
ridesta,
silenzioso,

quel desiderio di amare... 

L'INDICIBILE

L'Amore non ammette il verbo avere, perché l'amore (sentimento sconosciuto e familiare),è un possesso imperfetto: esso oscilla tra il desiderio di avere e la paura di perdere, ma nessuno ha mai veramente; ognuno riceve cosa l'altro dona, tramutando due gocce in una soltanto, senza contorni: una unità, divenendo ognuno parte di un tutto e solo al momento in cui si avverte di esserne parte, possiamo intendere di appartenervi.

L'INFORME

Nel profondo abisso silvestre
un lago figura
ove il tempo non impaura
A molti dilettevole fu il suo udire
cui giungevano, parendovi trovare
l'intimo specchio del sapere
che definito riflettervi pare
la diurna fiamma che,
soave, lo traspare.

E tu, d'animo informe
tu che t'appresti al veder suo,
a brama non ceder dominio!
che in cerca di parola che squadri il tuo esser tuo
nelle malie acque,
di fronte al cui allettare
fatica il rinunciare,
la man non diguazzare!
Che solo v'è da trovare
un'ingannevole prosa a pazientare.
Che 'l vero nostro,
mutante,
preciso, c'appare.

Non invidiar l'uomo che sa
e certo. tra 'l volgo, se ne va
con tal opinioni dal vero remote
e fragi
che in morte il viver muta!
ignaro di tanta doglia acuta.

Ascolta, adesso, quest'aria novella
che di tanta frescura
prestezza d'ali appella!
Vola, ora, oltre le mura
che di tanto spazio
potrai mai esser sazio!
E respira, adesso, quest'aria notturna
ch'esala emozioni, profumi e visioni,
che gli spirti svegli e rinfranca
e vita riceve la tua anima stanca!

Lago sì falso e impuro!
Ch'animo nostro vai rivelare,
che l'ebbrezza d'un soffio di vita
sommuove l'onda or unita
e sempre più vi si mesce l'indefinita forma
al crear di nuova orma

GERMOGLIANO I TUMULI

E' forse Vita questa che' miei umidi
occhi vedon, stanchi?

S'ode, dei pianti,
il notturno ansimare
di sogni infranti
e gementi, in preda
a lunghi affanni,
la morte del nostro vivere viviamo,
noi: d'invincibile animo apparente,
poveri ignari borghesi!
la piattezza di un arido mondo c'attende!

Ecco!
Risplende...
Un sorriso lucente ora s'espande
(che il cielo s'è dichiarato);
illumina, un varco,
lo schiudersi dei freschi occhi verdi;
e là,
luce nera
(che grave il cielo ancora pesa)
un pianto d'anime spente
trascina un debole vento,
al nostro respirar lento.

E' la vita,
la nostra vita:
rigogliosa vita autunnale.


IL MONDO SI CONSUMA

Vedo la Vita
in un acuto sorriso,
dall'intenso bagliore,
che 'l giorno anima
di gioioso splendore;

vedo la Vita
in un tenue raggio di sole
che l'acqua traspare,
e piano...sale
e la bruma...ecco: scompare
che l'esposto, nascosto,
par rivelare;

vedo la Vita
nel soave riverbero
d'aulenti e freschi suoni
che muovon, dolci,
le verdi fronde
al bruire del lieve colar di stille:
e sale
e s'effonde
e pe' boschi si sparge
il pianto di gioia
che tutti i sensi assapora,
e gli animi rinnova!

Vedo la Morte
in un corso di pianto
che disteso,
sullo stecchito manto,
esaurito
a fatica singulta
il suo ultimo canto;

vedo la Morte
in spenti e pioventi
adombranti occhi ansimanti
che del mondo,
la vista, paion offuscare
che a poco a poco
scompare;

vedo la Morte
sta qui di fronte;
schiude le porte:
avanti, Caronte!
 
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