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Nulla tornerà come prima

 

Stamattina – è passato un giorno, quindi ieri mattina - ho passato la periodica visita oculistica, un occhio risponde bene alla cura, l’altro, come ha specificato il medico, è in sofferenza.

Un nuovo farmaco più potente, la cura da seguire.

La situazione è per il momento sotto controllo, se così può si può dire. Rimane, però, la sensazione che con l’età e il tempo che passa le cose sono destinate a degenerare. Inevitabile sembra l’idea che:

 

Nulla tornerà come prima!!!

 

Non saprei se vestire questa frase di bene o male? Forse dipende dal contesto. È certo, però, un pensiero, quando qualcosa si rompe, rimangono solo frammenti e cocci.

A volte non sapere è conciliante, come il sonno di un giusto.

 

In queste settimane non ho scritto.

Ed oggi non mi dilungherò con i miei soliti pensieri.

 

Mi limiterò e concluderò con la frase che avete letto pochi istanti fa:

 

Nulla tornerà come prima.

 

 

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Mi descrivo

Ho sofferto, soffro e soffrirò, ho sognato, sogno e sognerò, ho desiderato, disidero e desidererò, ho giocato, gioco e giocherò, ho respirato, respiro e respirerò, ho raccontato, racconto e racconterò, ho amato, amo e amerò.

Su di me

Situazione sentimentale

sposato/a

Lingue conosciute

Inglese

I miei pregi

Troppo corto Passo

I miei difetti

Troppo lungo Passo

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. La mia donna
  2. La tempesta
  3. I colori

Tre cose che odio

  1. L'opposto del bello
  2. L'opposto del buono
  3. L'opposto della saggezza

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Città d'arte

Vacanze Ko!

  • Campeggio
  • Passioni

    • Musica
    • Arte
    • Cinema

    Musica

    • Soul
    • Rock

    Cucina

    • Piatti italiani

    Libri

    • Classici

    Film

    • Commedia
    • Fantascienza

    Libro preferito

    Siddartha

    Meta dei sogni

    Australia e Nuova Zelanda, Sud America

    Film preferito

    Il signore degli anelli

     

     

     

     

    Scusate, ma non accetto richieste di amicizia, in passato ho notato che è facile trasformare in clan gli agglomerati, lo si può essere (AMICI) con l'umiltà del silenzio e la pacatezza del sussurro.

     

    Vi siete mai chiesti qual è lo scopo dei profili?
    Qual è la motivazione che dovrebbe spingere a mandare un messaggio?

     

    Note

     

    Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
    arrivederci fratello mare
    mi porto un po' della tua ghiaia
    un po' del tuo sale azzurro
    un po' della tua infinità
    e un pochino della tua luce
    e della tua infelicità.
    Ci hai saputo dir molte cose
    sul tuo destino mare
    eccoci con un po' più di speranza
    eccoci con un po' più di saggezza
    e ce ne andiamo come siamo venuti
    arrivederci fratello mare.

    Nazim Hikmet

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    PREVENZIONE

     

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    Dietro la serratura

    Il voyeur è colui che guarda altri durante un’attività sessuale, magari, masturbandosi. Ma se si generalizza, si può chiamare con questo nome qualunque attività che passivamente, porta a guardare di nascosto altri che fanno cose. In rete si chiama voyeurismo informatico.

    La nascita di internet ha portato gli essere umani all’isolamento, creando di fatto vere e proprie vite virtuali, vissute prevalentemente da invisibili.

    Internet, rimane una straordinaria invenzione, ma ogni grande invenzione porta con sé non piccoli effetti collaterali.
    I social così amati e al tempo stesso così odiati. Un click e sei sul profilo dell’amico, finto amico, sconosciuto amico, pronto a spulciarne i dettagli, dietro ogni singola parola e immagine condivisa, a processare e analizzare, atteggiamenti, comportamenti, da ammirare quando sono in linea con noi, da odiare nel caso contrario.

    Ecco, questo è il voyeurismo informatico l’hobby più praticato dell’essere umano medio.
    Sbirciare, spiare i fatti altrui, che godimento. E dire, che fin da bambini ci hanno insegnato che non si fa la spia.

    Il valore del like

    Il like, il cuoricino, il sorriso, ossia gli emoticon di Libero, sono lo strumento che l’utente può usare per dare una preferenza emotiva ad un post pubblicato. Figli delle figurine nate per dare emozione agli sms, sono strumenti simpatici, usati e abusati.
    La cui logica è rilevante nel momento che sei toccato dallo stile o dalla sostanza delle parole che formano il post.
    Io non do una prevalenza a questo valore, perché per usare un logica democraticamente e politicamente corretta, ogni post pubblicato, ha di per sé un valore per chi lo pubblica, ed in linea di massima, merita rispetto, la rete non è, però, politicamente corretta e non è facile rimane imparziali a volte, verso certe esternazioni.
    Io lascio il like, principalmente come saluto e poi come apprezzamento all’intenzione espressa dall’utente nell’esporre il suo pensiero e la sua sensibilità, ma anche quando non lascio nulla, do tempo e attenzione ad ogni profilo, questo ovvio, se ha vita e non assenza di vita.

    Tasto esplora

    In molti profili trovo scritto che si usa il tasto esplora e che una reiterata visita, è frutto del caso e non della volontà dell'utente, che prende giustamente le distanze da eventuali inopportuni contatti non richiesti.
    Io non uso il tasto esplora, forse, qualche rara volta, quindi le visite sono tutte volontarie, anche il tornare in un profilo (può capitare che non ricordi di averne visitato qualcuno). Non sono ipocrita, i profili sono per natura mutevoli e si aggiornano. Leggerli da senso a tutto questo, lamentarsi (non mi è ancora accaduto, in questa nuova presenza) è logico fino ad un certo punto ed è direttamente proporzionale alle aspettative che si hanno.

    Qui non si possono e non si devono avere alte.

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    Chi si crede forte?

     

    La Tempesta

    Con un suono di corno
    il vento arrivò, scosse l'erba;
    un verde brivido diaccio
    così sinistro passò nel caldo
    che sbarrammo le porte e le finestre
    quasi entrasse uno spettro di smeraldo:
    e fu certo l'elettrico
    segnale del Giudizio.
    Una bizzarra turba di ansimanti
    alberi, siepi alla deriva
    e case in fuga nei fiumi
    è ciò che videro i vivi.
    Tocchi del campanile desolato
    mulinavano le ultime nuove.
    Quanto può giungere,
    quanto può andarsene,
    in un mondo che non si muove!
    , , , , , , , , , , , , ,