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Mi descrivo

"Ho combattuto per la buona causa, quella per la dignità dell’uomo, per il pane e per la libertà, mi sono battuto contro i pregiudizi, ho fatto cose illecite, ho percorso strade proibite, sono stato il bastian contrario, il viceversa, il no, mi sono consumato, ho pianto e riso, ho sofferto, ho amato e mi sono divertito”. Jorge Amado

Su di me

Situazione sentimentale

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Lingue conosciute

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I miei pregi

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I miei difetti

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Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. viaggiare
  2. leggere
  3. antiquariato

Tre cose che odio

  1. volgarita...uomini in cerca di donne sposate!!!
  2. provoloni
  3. gli avvoltoi

PERDONATEMI MA NON ACCETTO PROPOSTE DI AMICIZIA E DI NESSUN TIPO...

TORNA QUANDO VUOI...

Lettera di Antony...Ecco cosa vuol dire amare..

Sono qui, nel mio letto, solo, ma con il tuo profumo addosso, sulla pelle

e sull’anima. Che male c’è? A volte me lo chiedo. Che male c’è ad

amare l’irraggiungibile? Basta saperci convivere, basta saperlo

accettare per quello che è: irraggiungibile. Tu sei così,lo so, lo

accetto, ma ora ho il tuo profumo che mi droga la mente…Ricordi quel

libro?Mi hai detto di leggerlo, se volevo scoprire qualcosa di te. Io l’ho

letto, tutto d’un fiato,e ho trovato qualcosa di me. Ho trovato qualcuno

da amare, in quel libro. Ho trovato quel qualcuno in cui tu vorresti

rispecchiarti e l’ho amato. Ogni tanto ancora, lo rileggo,sempre

perdutamente, fino in fondo e quando finisce vorrei finire un po’ anch’

io, perché se una cosa la vivi, la sua fine e il suo opposto non può che

essere che una piccola, leggera e inafferrabile morte. E così è con te.

Anche tu sei un libro che conosco ma che riesce sempre a stupirmi,

a farmi innamorare ogni volta, ma anche tu, ogni tanto hai una fine.

Irrimediabilmente arriva il momento dei saluti, con te, mai una

volta che sia per sempre. Sappiamo che ci ritroveremo e ci

riscopriremo e ci mostreremo le foto delle nostre vite che scorrono

troppo lontane, troppo diverse, eppure così inspiegabilmente parallele.

Sappiamo che saremo sempre noi e che ci riconosceremo, ma che

sempre saremo intervallati da qualcosa, da qualcuno, e da quei

maledetti “ciao, tesoro mio, ci sentiamo, a dopo”. Dicono che la

presenza di qualcuno non sarà mai forte come la sua assenza.

E la tua assenza mi par quasi di conoscerla meglio di te, mi pare

che abbia un nome e un volto e una voce, che sono come i tuoi,

ma che i tuoi non sono. Me lo sono chiesto, a volte. Se questo

mio amore, che non può chiamarsi amore… se questi virtuosismi

del mio cuore in subbuglio, non siano rivolti più a lei che a te.

Ad una lei che ho idealizzato, ad una lei che, in fondo, non esiste

nemmeno. Quello che mi ha fatto escludere questa possibilità

è il fatto che, in realtà, quando non ci sei penso a te molto poco.

Penso a te soltanto quando la nostalgia mi sommerge in una

vasca calda di ricordi placidi e sonnacchiosi che con il loro

vapore mi portano ovunque vogliano. Mi basta sapere che

stai bene e che sei esattamente dove vorresti essere, il resto

che importa?!Io non sono sempre innamorato di te. Io

m’innamoro quando ti ho vicino, tutte le volte che mi lasci senza

parole, con un gesto, con una frase,anche solo con un sorriso

che io non mi aspetto. Io amo la sensazione che mi dai,

perché se ci sei tu, io sto bene. Semplicemente, tutto sembra

un po’ più facile e un po’ più vero. Stupido sentimentalista, lo

so. Sono tante le cose stupide di me. La mia parte cinica si

sta impiccando all’albero più alto del vascello, la vedo dalla

finestra mentre spira, ma io sono un fottuto romantico e mi

permetto di esserlo sempre meno. Posso essere forte,

cinico e menefreghista con il mondo, ma non con te. Quante

volte hai visto sciogliersi la mia maschera di cera? Quante

volte hai saputo leggerci attraverso i miei pensieri… e io non

so nemmeno com’è nata questa cosa tra noi. Come hai

imparato a conoscermi così? Quando è successo?

Quante

cose ha scandito il tempo di cui io non mi sono nemmeno

accorto? Quanta vita ci è passata accanto e attraverso

per arrivare qui. Per arrivare a noi, oggi, sempre con la

stessa voglia di conoscerti ancora, sempre con la speranza

che tu mi voglia donare un altro sguardo,un altro pensiero,

un altro pezzetto di te. A volte sono geloso. Non degli uomini

che desideri o di quelli che hai. Io sono geloso dei tuoi uomini,

dei tuoi amici. Loro che possono averti senza intervalli, loro

che possono guardarti e capire esattamente ciò che sei, e

come lo sei diventata. Vorrei poter essere donna anch’io,

e poter vedere, anche solo da lontano, tutto quel mondo

che a loro dai e che io non posso avere. Rinuncerei alle

carezze e agli abbracci, rinuncerei allo stringerti forte e ad

avere il tuo profumo addosso, sulla pelle,e sull’anima, pur

di avere anche quella parte di te, pur di averti tutta, in ogni

tuo respiro. E tornare uomo con uno schiocco di dita non

sarebbe così difficile, giusto il tempo di una canzone ballata

a ritmi sensuali, latini, magari spagnoli, a far esplodere di

nuovo il grido al sesso che sei. Non sorridere, ti vedo sai.

Ti compiaci del tuo essere attraente ma non immagini

nemmeno quale potere tu possa avere. Non è una questione

di mera bellezza. Sei bella, certo, ma in te c’è qualcosa di

così innocentemente puro da far sembrare ogni peccato

una preghiera. Ma ci credi davvero?Che il sesso, nonostante

tutto questo mondo morboso e senz’anima, sia ancora una

cosa pura? Fare l’amore, si dice, e per me così è,sempre,

anche se ci si conosce da due ore. E’ un gesto di fiducia

immensa e di amore donarsi nella più calda intimità ad

un’altra persona, quando il fine ultimo non è solo l’orgasmo,

ma la condivisione dell’orgasmo. Quando il piacere è regalare

all’altro il piacere, quando ogni carezza è un fremito mai

uguale, quando dell’altro ti prendi cura lasciandoti plasmare

dalle sue mani. A guardarti, a sentirti con le corde giuste,

pare che tu ci creda come me.

Magari sbaglio, magari sono

solo un presuntuoso che pretende di conoscerti meglio di quanto

in realtà non sia. Ma questa sei la lei che conosco io. Vorrei

poterti dire che non importa, in fondo, se il tuo essere così ti

allontana da me. Vorrei poterti dire che la tua voglia infinita

di libertà per quanto ti da,ti sta anche portando via tanto. Ma

io non sono certo la persona più indicata. Potrei dirti che

l’amore non è solo un legame a doppie corde incrociate

attorno ai tuoi polsi, e che la libertà, quella vera, nessuno

può rubartela. Forse però, questo lo sai già. Forse la tua

paura non è quella che qualcuno possa portarti via le tue ali,

ma che tu stessa possa decidere di rinunciarci. Io potrei solo

dirti che la persona giusta non lo permetterebbe, nemmeno

se fossi tu a chiederlo. Potrei, ma penseresti che cerco di

convincerti che quella persona sia io. No. Non sarebbe

onesto cercare di convincerti di qualcosa di cui non sono

convinto nemmeno io. Io non lo so come sarebbe, non ho

idea di cosa potrebbe succedere. Mi piacerebbe scoprirlo,

ma forse importa ben poco anche questo. Sei buona e mi

vuoi bene, questo ormai l’ho capito, e io con questa lettera

ti sto mettendo in imbarazzo,forse ti senti addirittura un

pochino in colpa, ma non devi. Non c’è motivo né d’imbarazzo

né di colpa,finché potrò averti nella mia vita. Io ti voglio bene

ben al di sopra di questo amore che non può nemmeno

chiamarsi amore, io voglio solo poterci essere: come amico,

amante, fratello, compagno o qualunque altro ruolo vorrai

darmi. Voglio solo poterti voler bene come adesso, poter

sperare per te il meglio e forse aiutarti ad arrivarci. Per

questo mi auguro che, chiunque sia, tu possa accettare

l’amore di un uomo, e amarlo a tua volta non soltanto un

paio d’ore. Spero che lui sia Bello, sicuramente più di

me, e che capisca almeno un po’ dell’immenso dono che

sei. Spero che ti faccia sentire come se non ci fosse

nessun ostacolo al mondo, e che non abbia paura di lasciarti

andare quando vorrai seguire la corrente, che si fidi di te

e che tu possa fidarti di lui sopra ogni cosa. Amore è alato e

spezza tutte le catene. Spero che lui possa convincerti di

questo, e regalarti anche quel pezzo di vita che tu così

ostinatamente rifuggi. Io, per me, penso che troverò una

donna, o forse più d’una, che mi dia ciò che tu non

puoi darmi. E la amerò, se mi farà innamorare, e con lei

forse progetterò, sicuramente riderò, tanto,da farmi venire

male alle viscere. Mi commuoverò quando mi guarderà

negli occhi un istante in più e forse la prenderò per mano

e gli farò visitare il mio mondo colorato ed informe,

e se

non farà domande, se saprà vederlo, se saprà viverlo e basta,

allora forse la vorrò con me, in quella cosa che chiamano felici

e contenti. Ti chiamerò, quando succederà e ti racconterò di lei,

di quanto è diversa da te, e ti chiederò cosa ne pensi e spero

che ti piacerà ma mai fino in fondo. Posso chiamarti amica,

se vuoi, e allora sarai la mia più cara amica, ma lo sai: chiedimi

di seguirti e io ti seguirò. Se non lo farai, però, non avrò paura.

Io me ne andrò in giro per il mondo, con la tua assenza a

braccetto, vivendo, giocando, imparando sempre qualcosa di

nuovo. Andrò dove la vita mi porterà, ma so che il destino

testardo penserà per noi, e ci farà incrociare di nuovo, perché

noi due siamo fatti ad intervalli, ma non possiamo finire, mai...........

 
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