Non voglio sapere se la storia
che mi stai raccontando sia vera.
Voglio sapere se sei capace di deludere un altro
per essere autentico a te stesso,
se puoi subire l’accusa di un tradimento
e non tradire la tua anima.
Voglio sapere se sei fedele, e quindi degno di fiducia.
Voglio sapere se sai vedere la bellezza
anche quando non è bella tutti i giorni,
se sei capace di far sorgere la vita con la tua sola
presenza.
Voglio sapere se puoi vivere con il tuo fracasso, tuo o
mio,
e continuare a gridare all’argento di una luna piena.
Non mi interessa sapere dove abiti o quanti soldi hai.
Mi interessa sapere se ti puoi alzare dopo una notte di
dolore,
triste e spaccato in due, e fare quel che si deve per i
bambini.
Non mi interessa chi sei, o come hai fatto per arrivare fin
qui.
Voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco, con me,
e non retrocedere.
Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi o dove.
Voglio sapere cosa ti sostiene dentro,
quando tutto il resto di te non l’ha fatto.
Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso,
e se veramente ti piace la compagnia che hai nei momenti più
vuoti.
Scritto da una Donna indiana della
tribù Oriah (1890)
”Una Psicologia Antica”