La punteggiatura modifica, crea,
sorprende...
Le parentesi incidono un
sottopensiero.
ti amo (ti amo)
L'esclamativo abbrevia
la musica della parola, la accelera.
ti amo!
L'interrogativo mette in
dubbio l'enunciato. Oppure, semplicemente lo conferma:
ci si accorge, si prende atto, d'improvviso, di un
significato.
ti amo?
I puntini di sospensione
prolungano l'effetto, lo stiracchiano, invitando a mille
sfumature allusioni effetti collaterali.
ti amo...
La virgola dà fiato alla
mente, ma avvicina le cose più strane tra loro, facendole
sembrare collegate.
ti amo, stasera piove, ti amo
Il
discorso diretto dà suono e una voce particolare, facendo
immaginare chi la pronuncia
(anche nei dettagli: fisionomia, timbro, carattere, umore).
"ti amo"
Tra il dubbio e la certezza,
una punteggiatura che indichi perplessità può essere
ti amo ?!?
Le maiuscole poi sembrano
aumentare la voce o l'importanza
ti amo Ti Amo TI
AMO
Il punto e virgola è indeciso sul
da farsi, sa di virgola ma funge da punto, non si addice a certe
frasi assolute
ti amo;
I due punti spiegano, aprono,
ripetono.
ti amo: ti amo
Il punto rende
indipendente e forte la frase.
ti amo.
Ed infine c'è lo stupore dello
spazio bianco, che fa respirare, volare via le parole fermandone
il sapore. E la bellezza resta intatta.
ti amo