tutto ad un
tratto...
nel grigiore della foschia perenne...nel
labirinto della solitudine più oscura...nella mia mano
raschiante il profondo del proprio essere più intimo e recondito...
inaspettatamente prende forma un'insperata tiepida essenza e ad
essa struggente mi aggrappo, per fuggire dal calore ingannevole
senza scrupolo, manifestato da buie pareti di un pozzo senza
lieto fine alcuno. Al salire,
l'essenza si espande nella consistenza...in un cuore che armeggia
nuovamente il suo poderoso scudo...in una mente ormai libera
dalla ruggine e svincolata dal ricorrente proponimento
incollimato, che stringe con presa forte e sicura, il tagliente
pensiero del suo possente braccio...
rivestito di una consapevolezza che fu
rassegnata, giungo all'apice del pozzo baciato dal fragore della
mia illuminazione...orgoglioso mi pongo sul ciglio di quel
precipizio, scrutando con pregevole tenerezza l'acqua dannata di
quel pozzo, da cui colgo in un incommensurabile sconforto...solo
uno sprezzante specchio senz'anima...
rammaricato mi allontano
e fieramente con il
passo superbo quanto il trotto
di un vigoroso puledro, accarezzo le mie ali
dispiegate...rivolte finalmente, alla ricerca nell'aura di
un degno
destino...