Mi descrivo
L'ironia socratica è uno stile di vita. Sono fiero di essere italiano ma non sopporto gli italiani che si piangono addosso. Odio l'imposizione come mero esercizio di potere, ma credo nelle regole correttamente applicate.
Camminare carponi
Quando quella che oggi chiamiamo umanità assunse la posizione
eretta si impadronì dell'idea di dominio. Quindi, alcuni fra gli
"eretti" separarono questa idea in due idee antitetiche: dominanti
e dominati. Ed ogni volta che qualcuno fra i dominati provò a
rivendicare l'appartenenza all'originaria conquista del dominio,
qualcuno fra i dominanti continuò a separare idee su idee fino a
che la profonda voragine della disuguaglianza non rese impossibile
ogni ulteriore rivendicazione. ... E se tornassimo a camminare a
quattro zampe?
La broda del senso civico
Vai a votare perché il senso civico... E poi il voto utile, la
dispersione dei consensi e altre menate d'occasione che fanno
passare per cattivi cittadini quelli che alle urne non ci mettono
piede e per servitori del popolo quelli che si candidano per
qualche più o meno occulto interesse personale. Perché mai le
convinzioni personali dovrebbero piegarsi ad una logica che mira ad
infilare poltrone anche sotto a dei culi troppo spesso sporchi
di... ? E perché mai l'astensione dal voto non può essere
considerata una forma di espressione politica estranea a strategie
di partito pianificate a tavolino da pochi ciarlatani che le fanno
poi passare per scelte di popolo? Chi non va a votare ha forse
capito che l'omologazione dei contenuti e dei linguaggi ha
praticamente annientato le possibilità di scelta degli elettori che
non vogliono farsi prendere per i fondelli? Quanto a me, il senso
civico lo misuro ogni giorno quando faccio tutto nel rispetto delle
regole e non debbo attendere lo stronzo di turno che me lo ricorda
ogni quattro o cinque anni con dichiarazioni trite e ritrite
cosparse di vomitevole ipocrisia.
L'acidità di stomaco.
L'osservazione e l'ascolto della nostra classe politica,
intossicata da quarant'anni di benessere, mi fa venire in mente un
farmaco che, purtroppo, la mia figlia minore è stata costretta ad
assumere per circa un anno dopo la nascita: il Malox. Se non
fossimo, chi più o chi meno, anestetizzati da pastiglie mediatiche
a base di demenza credo che di questo farmaco ne dovremmo assumere
quotidianamente delle dosi consistenti. Sarà l'arrivo dei
cinquant'anni, sarà una certa insoddisfazione genetica, ma di
acidità da politica consumata oltre la data di scadenza comincio ad
averne abbastanza. Temo che diventerà a tal punto fastidiosa da
rendere inefficace il Malox.