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Mi descrivo

Single, etero, amo le cose semplici, comunicare anche in diverse lingue, ritrovarsi con gli amici,confidarsi; detesto le persone aggressive, un pochino di sensibilità e dolcezza rende tutto più facile e gradevole, o no?

Su di me

Situazione sentimentale

separato/a

Lingue conosciute

Inglese, Spagnolo, Portoghese

I miei pregi

li devono dire gli altri

I miei difetti

esigente con me stesso orgoglioso

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. femminilità
  2. sense of humour
  3. coccolare

Tre cose che odio

  1. ipocrisia
  2. convenzioni
  3. razzismo

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Prendo l'auto e parto

Vacanze Ko!

  • Enogastronomia
  • Passioni

    • Musica
    • Cinema
    • Ballo

    Musica

    • Disco
    • Latino-americana

    Cucina

    • Piatti italiani

    Libri

    • Narrativa

    Sport

    • Atletica

    Libro preferito

    cien anos de soledad

    Meta dei sogni

    Australia e Nuova Zelanda, Isole tropicali in generale

    Film preferito

    fandango

    amicizia

    gli amici sono i fratelli acquisiti per scelta.

    non c'è possibiltà di avere amici senza dedicare un pò di tempo al prossimo.

    spendere una parola in più non costa nessun sacrificio e dicendola al momento opportuno a volte si può cambiare il corso delle cose.

    tutti abbiamo bisogno della parola giusta al momento giusto,tutti, proprio tutti;

    dobbiamo avere l'intelligenza e l'umiltà di ammetterlo..

    allora abbassiamo il tono della voce o rischieremo di ascoltare solo noi stessi...

    la donna che vorrei amare

    LUCENTE è L'ANIMA TUA,
     
    ANTICO BAGLIORE DI DIAMANTE DIFFONDE,
     
    INCONTAMINATI FILI D'ORO I TUOI PENSIERI
     
    FLUTTUANDO RICAMANO SENTIERI SCONOSCIUTI.
     
    PERLE DI RUGIADA ADAGIATE SU PETALI DI GIGLIO
     
    LE TUE PAROLE AFFIORANO ALLE LABBRA,
     
    SCIVOLANDO RIFLETTONO IL MONDO
     
    E COME LACRIME D'AMBROSIA CADONO,
     
    TRASPARENTI INTATTE SUBLIMI.
     

    frammenti di stelle

    HO IMMERSO LO SGUARDO

    NELL'INCANTO D'UN CIELO D'ESTATE;

    HO VISTO DUE GRAFFI LUCENTI,DUE STELLE CADENTI,

    BALENARE IMPROVVISE.

    DA METE LONTANE,PER SENTIERI NASCOSTI,

    TRAIETTORIE DIVERSE SI SONO SFIORATE:

    DISCRETA LA NOTTE HA RICHIUSO IL SIPARIO

    E LA TERRA PIETOSA HA SORRISO

    INCIPRIANDOSI IL NASO CON I LORO FRAMMENTI,

    POLVERE COSMICA ETERNAMENTE CONFUSA

    IO E TE

    VORREI PRENDERTI PER MANO E CORRERE LAGGIù  DOVE VEDI QUELLE DISTESE  DI GRANO:
     
    COME CAVALLI SELVAGGI, SENTENDO LA TERRA CALDA E PROFUMATA SOTTO I PIEDI NUDI;
     
    LASCIARE INDIETRO GLI ANNI CHE SONO PASSATI, INGANNARE IL TEMPO IN MODO CHE SI DIMENTICHI DI NOI ;
     
    RIDERE COME BAMBINI,LIBERI INDIFESI E INNAMORATI;
     
    E POI CADERE AL SUOLO EBBRI DI GIOIA,TREMANTI DI DESIDERIO,
     
    TOVARE L'UNO NEGLI OCCHI DELL'ALTRO LE RISPOSTE CHE ABBIAMO SEMPRE CERCATO,SENZA FARE NESSUNA DOMANDA;
     
    AMARSI, SCOPRIRE IL MISTERO DEL TUO CORPO,RAGGIUNGERE L'ESTASI ASCOLTANDO IL FRUSCIO DELLE SPIGHE DORATE;
     
    FONDERSI IN UN FRAMMENTO DI UNIVERSO, DIVENTARE VENTO, ARIA,RESPIRO DELLA NATURA PER SFUGGIRE ALLA FINE CHE CI INSEGUE.
     

    racconto breve

    Non la vidi entrare, ma avvertii immediatamente la sua presenza.

    quel giorno tutto era andato maledettamente storto ed ero finito davanti al bancone viscido del bar prima del solito.

    Ormai quello era l’unico luogo dove la vita mi concedeva una tregua.

    Seduto sullo sgabello osservavo attraverso la lente del bicchiere ricolmo una mosca  capovolta agonizzare.

    Sentivo quelle ali sudice vibrare inutilmente e non potevo volgere lo sguardo.

    L’afa era insopportabile e l’aria densa colava nei polmoni soffocandomi, mentre le tempie pulsavano percosse come tamburi.

    Il cervello sarebbe potuto scivolare dal naso in quello stesso istante senza che la cosa provocasse in me la minima sorpresa o reazione, da tempo mi ero arreso.

    segue racconto breve (1)

    Fu in quel momento che ascoltai per la prima volta la sua voce:

    “Whisky, doppio!”

    Quelle parole rimasero sospese nell’aria come stalattiti, galleggiando nel silenzio di cento sguardi aguzzi, riaffiorati da appiccicosi deliri etilici.Era vestita di nero, nere le sue calze avvolgevano le cosce nervose accavallate voluttuosamente, terminando nei suoi piedi agili, glorificati da affilatissimi tacchi.Per come era vestita avresti potuto pensare che si fosse appena defilata da un corteo funebre, ma quel corpo tratteneva a stento una sensualità travolgente e sotto quei seni candidi vibrava un anima inquieta che nessun amplesso avrebbe potuto quietare.Tolse le lenti scure, le appoggiò, feci appena in tempo a scorgere un nome impressovi, xxxx, poi scosse la testa ravviando i capelli e socchiudendo gli occhi; quando li riaprì piantò lo sguardo sopra di me.Allora conobbi il suo potere inarrestabile di seduzione, e un fremito mi percorse come una scarica elettrica.Un momento dopo il suo bicchiere era vuoto e lei scivolava fuori dal bar nella strada assolata.

     

    segue racconto breve (2)

    Non mi ero ancora ripreso da quella inaspettata visione quando notai i suoi occhiali dimenticati sul banco.Li afferrai, infilai la porta guardandomi attorno col cuore in gola: la scorsi appena,giù in fondo, voltando frettolosamente l’angolo alla fine del marciapiede.

    In preda ad un’eccitazione convulsa e incontrollabile, corsi con tutta l’energia di cui ero capace fino ad imboccare una stretta discesa, all’inizio della quale l’avevo vista scomparire.Trattenni il fiato mentre si perdeva l’eco dei miei passi: scomparsa! Inghiottita da quei muri spessi e complici!                                                                            

    Mentre,implacabile, lo sconforto mi invadeva, restituendo una volta ancora la mente al suo eterno torpore per un attimo appena scalfito , uno strattone repentino, deciso, mi scosse e caracollai nell’ombra di un angusto vicolo.Lei era di fronte a me, sentii il profumo del suo respiro e ancora una volta sperimentai il suo sguardo che inchioda:“non hai qualcosa da restituire?”E prima che riuscissi a balbettare una risposta qualsiasi, mi tolse i suoi occhiali dalle mani..

    finale racconto breve

    Poi, come se il suo corpo si svuotasse, scivolò in basso.

    Le sue mani veloci liberarono la mia eccitazione e se ne impadronirono famelicamente, voracemente.Secondi eterni scanditi dal ritmo del mare..

    Sentii il corpo contorcersi come se stesse carezzandomi l’anima, come se conoscesse ogni recondito anfratto della mia psiche. Infine un’ondata di calore risalì i lombi e reclinando indietro il capo gemetti il mio godimento..

     

    Quando riaprii gli occhi, riaffiorando dall’estasi, cercai il suo volto…

     

    …ma era di nuovo scomparsa,

     

    stavolta per sempre…...

     

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