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Mi descrivo
Troppo da dire in troppo poco spazio.
Su di me
Situazione sentimentale
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Lingue conosciute
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I miei pregi
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I miei difetti
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Amo & Odio
Tre cose che amo
parlare
cianciare
conversare
Tre cose che odio
il minestrone Fantasia
avere le dita lessate quando faccio il bagno
il segno del cuscino sulla guancia la mattina
I miei interessi
Vacanze Ok!
Vacanze Ko!
Passioni
Musica
Cucina
Libri
Sport
Film
Libro preferito
Meta dei sogni
Film preferito
L'anno scorso a Marienbad
Non avevate mai l'aria di aspettarmi, ma ci ritrovavamo ad ogni
svolta dei viali, dietro ad ogni cespuglio, ai piedi di ogni
statua, sull'orlo di ogni fontana. Era come se in quel giardino ci
fossimo stati soltanto voi ed io. Parlavamo di tutto: dei nomi
delle statue della forma dei cespugli, dell'acqua delle fontane,
del colore del cielo... Oppure non parlavamo affatto. Ma voi
restavate sempre ad una certa distanza, come sulla soglia. Come
all'ingresso di un mondo troppo oscuro, o sconosciuto.
Secondo te a che cosa serve vivere?
Tu le connais, lecteur, ce monstre délicat, — Hypocrite lecteur,—
mon semblable,— mon frère! . . Satana è all’inferno per te. Ed è
più moderno di te Avremo divani fondi come tombe Stando a quanto
dice Baudelaire Cristo muore in croce per me Pietro brucia in croce
per te Santa è la bellezza Tanta è la paura Fai come faceva
Baudelaire Pasolini è morto per te Morto a bastonate per te Nello
stesso istante In qualche altra spiaggia Si è fatto l’amore Uniti
contro il mondo E’ necessario credere Bisogna scrivere Verso
l’ignoto tendere Ricordati Baudelaire Caravaggio è morto per te
Luigi Tenco è morto per te Nei fiori dei campi Vive Piero Ciampi
Bisogna studiare Baudelaire Saffo s’è ammazzata per noi Socrate
suicida per noi Vivere per sempre Ci vuole coraggio Datti al
giardinaggio dei fiori del male E’ necessario vivere Bisogna
scrivere All’infinito tendere Ricordati Baudelaire. Baudelaire.
Yeah.
A una troia dagli occhi ferrigni
Coi tuoi piccoli occhi bestiali Mi guardi e taci e aspetti e poi ti
stringi E mi riguardi e taci.La tua carne Goffa e pesante dorme
intorpidita Nei sogni primordiali.Prostituta... Chi ti chiamò alla
vita? D’onde vieni? Dagli acri porti tirreni, Dalle fiere cantanti
di Toscana O nelle sabbie ardenti voltolata Fu la tua madre sotto
gli scirocchi? L’ immensità t’impresse lo stupore Nella faccia
ferina di sfinge L’ alito brulicante della vita Tragicament e come
a lionessa Ti disquassa la tua criniera nera E tu guardi il
sacrilego angelo biondo Che non t’ama e non ami e che soffre Di te
e che stanco ti baci
Alla tua salute, Amore mio!
Sono folle di te, amore che vieni a rintracciare nei miei trascorsi
questi giocattoli rotti delle mie parole. Ti faccio dono di tutto
se vuoi, tanto io sono solo una fanciulla piena di poesia e coperta
di lacrime salate, io voglio solo addormentarmi sulla ripa del
cielo stellato e diventare un dolce vento.
Yamas
Che tu possa avere sempre il vento in poppa, che il sole ti
risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a
danzare con le stelle.