Questa Bacheca è ancora vuota. Invita FERNANDO.MAGELLANO a scrivere un Post!
Mi descrivo
Una persona esperta è colui che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.
Su di me
Situazione sentimentale
-
Lingue conosciute
-
I miei pregi
-
I miei difetti
-
Amo & Odio
Tre cose che amo
Pensiero
Idea
Ragione
Tre cose che odio
L'Eclissi
della
Ragione
I miei interessi
Vacanze Ok!
Vacanze Ko!
Passioni
Musica
Cucina
Libri
Sport
Film
Libro preferito
Meta dei sogni
Film preferito
Inquietudine
Ho un gran bisogno di scriverti perché ho un
gran bisogno di conversare con me stesso, farmi compagnia, superare
l'inquietudine che all'improvviso mi innervosisce. Ed una delle
cose che terrei a dire è proprio il fatto che il nostro
personale destino viene sempredeterminato
da una catena di eventi tessuti dall'intrecciarsi o dal sovrapporsi
di azioni non compiute da noi. In fondo è solamente la parola
Destino. Ma adesso devo andare.Ti abbraccio, cara. Ti ringrazio d
avermi aiutato a conversar con me stesso, farmi compagnia,superare l'inquietudine che mi innervosiva, e ti
dico arrivederci.
Per esempio
Per esempio, tu scegli di vivere e ti incammini per la strada che
credi più facile perchè ha senso unico ed è priva di curve ma sai
benissimo che per un guasto al motore o un improvviso malessere
puoi rovesciarti in un fosso che aveva una innocua apparenza.
Quello che tu vuoi o vorresti che fosse non dipende da te: questa
è la sola certezza che mi conforta quando lo sguardo mi cade
sopra lo specchio e lo specchio mi restituisce il Fantasma. Gia,
proprio Lei, il Fantasma...
Il Silenzio...
E qualcosa succede...chiudo io la finestra...così non potrà
entrare...un pensiero qualunque...che ti faccia del male...che ti
faccia scordare...che è di te che ho bisogno...non confondere un
sogno...con un vero sapore...
Devi farmi del male...devi prendermi tutto...il coraggio ed il
dolore...e la mia fantasia...devi farmi un cappello da gettare
nel fiume...e lasciarmi da solo in ginocchio...a pregare di
raccogliermi ancora...DEVI VINCERE IL TEMPO...devi amare TE
STESSA...per amarmi davvero...
Ed ora spegni la luce...così potrò vederti...come sempre ti ho
vista...come quando non c'eri...come sempre ti ho vista...quando
OGGI ERA IERI...come sempre ti ho vista...proprio come non
sei...
E consuma il silenzio...per far si che un gesto...dalla pelle
alla pelle...dalle frasi mai dette...per far si che tempeste
tante volte vissute si trasformino in feste troppe volte
volute...per far si che un momento valga a volte una vita...per
far si che un lamento ti accarezzi le dita...per far si che un
sussurro...non abbia rumore...
Tutto è relativo
Tutto è relativo, e pensare di separare un giudizio da un
sentimento è follia. Per cui non sto qui a raccontarvi quali sono
i miei giudizi, e se ad essi si accompagna un sentimento.
Un albero che per voi è rigoglioso per me è ammalato, una donna
che per voi è bruttissima per me è bellissima, un'orario che per
voi è esatto per me è errato: il mio orologio andava avanti o
indietro, oppure ero in una altra parte del mondo dove anzichè
essere le cinque di pomeriggio sono le undici di sera...
Per cui tutto è relativo, come potete vedere ho ragione
io...
Tu, è ancora Notte...
Osservai,meglio in direzione della porta a vetri: nell'ingresso
c'era una lampada, fioca, e nel suo chiarore non si intravedeva
nessuno. Strano. Forse la preoccupazione che tu venissi da me era
stata così acuta da penetrare la barriera del mio subconscio.
Tornai a stendermi sul divano letto sperando di riaddormentarmi
alla svelta.`Chiusi gli occhi e, quasi nello stesso momento, i
passi che mi avevano svegliato rimbombarono una seconda volta,
dietro la porta a vetri apparve la sagoma del tuo corpo. Nera,
immota. Balzai in piedi trattenendo il respiro, rimasi a fissarne i
contorni per un tempo che mi parve senza fine. La sagoma fluttuò,
si staccò, si allontanò...
Da "cuoredidiamante.blogspot"
Era ieri, ero seduta ed aspettavo, ero compiaciuta e mi piacevo,
ogni dettaglio era giusto, il trucco, gli accessori, il vestito, i
tacchi. Mi sono prostata per Voi, ho atteso i Vostri ordini, mi
sono denudata, ho chinato il capo, ho obbedito. La correzione è
stata severa, il Vostro tono calmo e deciso, ho capito. Mi sentivo
al sicuro, ero protetta, ero esposta, ero oscena, ero aperta,
Vostra per Voi.
Libertà
Voglio essere libero, e voglio che tu lo sia da
me.
Non cerco amore, non cerco compagnia.
Cerco Te, se riesci a stupirmi.
Ancora non ti ho trovata, forse non esisti.
Poco male, tanto la Vita non muore mai.
E' notte...
E' notte, il rimorso mi sveglia, ed inutilmente ripeto a me
stesso che nulla può bastare a spiegarti che non bisogna pensare
alle porte che abbiamo chiuso dietro di noi perchè tutte le volte
che una porta si chiude noi ci troviamo di fronte al dilemma
definitivo, o me o te, o il bianco o il nero, e nella scelta
dell'una o dell'altra in ogni modo si esaurisce la
libertà.
Chi ero?
Ancora una volta il sogno ricorrente di tutte le
notti, in un'ora in cui la realtà si fonde con la
immaginazione. All'interno delle stanze una luce fioca, come di
candela, la fiamma mossa da una brezza marina, un insolito vento
di primavera. Strano, avevo chiuso con cura porte e
finestre. Ed in penombra scorgo una figura dai lineamenti
femminili, i capelli sciolti, è scalza, i lineamenti del volto
indistinti, si intravede soltanto un sorriso che Le increspa le
labbra. Lo riconosco, è il solito sentiero che percorro
alla ricerca del passato, voglio sapere chi ero Le domando: dimmi chi ero, quando Tu eri Me,
quando io ero Te. Ma il fantasma non risponde, sembra
ignorarmi... Insisto, ma non risponde... Per un attimo solleva lo sguardo ed incrocio i
suoi occhi: all'interno l'ardore di un bosco che brucia di
notte, brucia le passioni... Ma è un istante. L'ombra fluttua, si
dissolve... Chi sei? esci allo scoperto...
Chi non accettauna
sfida l'ha persa in partenza.
Eugenio Montale - Ho sceso un milione di scale.
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno milioni di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
Il sonno
Improvvisamente nel buio del tunnel irruppe uno spiraglio di
luce, e filtrò attraverso il sipario della mia indifferenza per
portarmi la nostalgia di un mondo che avevo sepolto insieme al
Fantasma. Ed insieme un bisogno irrefrenabile di esorcizzarlo, ed
insieme, ancora, un odio irrefrenabile verso la cella che mi ero
creato.
Chissà cosa è stato, forse la fragranza del tuo profumo, forse
l'eco dei tuoi passi, forse il profilo del tuo volto che ormai mi
accompagna durante il sonno delle ragione delle ore della
luna...
Il Profeta
"Ecco il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da
spaccare le rocce, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento
ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il
terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il
fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero”. Primo Libro dei Re
19, 11-13
Colori
Forse un mattino andando in un'aria di vetro
Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida,rivolgendomi vedró compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco. Poi come
s'uno schermo, s'accamperanno di gitto alberi case colli per
l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andró zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.
Eugenio Montale
Ossi di Seppia
Breve...
.....Vedi quant'è breve la vita! Troppo
breve, troppo. Sia che tu sia fatta di parole anzi di carta, sia
che tu sia fatta di carne, dura quanto un fiore del deserto. Di
quei fiori che sbocciano al mattino per seccare al tramonto. Ho
letto che sono molto belli, i fiori del deserto. Forse sono belli
proprio perché durano lo spazio d'un giorno....
....Addio, cara, grazie. Anche
se......Nemmeno tu esisti, lo sai. Sei anche tu un parto della
fantasia, un'immagine riflessa da uno specchio, un aspetto o un
possibile aspetto di me stesso: al medesimo modo in cui la mia
burattinaia ha inventato me, io ho inventato te. Eppure mi hai
dato più di quanto mi potesse dare una persona che esiste. Che la
solitudine sia l'unica compagnia che abbiamo per non sentirci
soli? Che la vera realtà sia la fantasia?
Notte di marzo
Luna impudica, al tuo improvviso lume,
Torna, quell'ombra dove Apollo dorme,
A trasparenze incerte.
Il sogno riapre i suoi occhi incantevoli,
Splende ad un' alta finestra.
Gli voli un desiderio,
Quando toccato avrà la terra,
Incarnerà la sofferenza.
G. Ungaretti
Lo Spazio...
Dentro il tunnel lo spazio non esisteva, il tempo non aveva tempo.
Non vedevo mai nessuno, non rispondevo mai al telefono, non leggevo
mai un giornale: il mio cervello era un muscolo che agiva
esclusivamente in funzione della fatica in cui mi stavo
distruggendo: ridare vita al Fantasma con il ricordo e la
fantasia...
...Fui sempre, e sono, un combattente
che lotta per un domani migliore, una società insomma che creda
nell'Uomo. Se io mi trovo qui è perchè credo nell'Uomo. E credere
nell'Uomo significa credere nella sua libertà. Libertà di
pensiero, di parola, di critica, di
opposizione...
Il Sogno di tutte le Notti...
“Selva d’amore”, di S. Aleramo
GUARDO I MIEI OCCHI
Guardo i miei occhi cavi d’ombra e i solchi
sottili sulle mie tempie,guardo, e sei tu, mio povero stanco
volto, così a lungo battuto dal tempo? Mi grava l’ombra d’un
occulto sogno.Ah, che un ultimo fiore in me s’esprima! Come
un’opaca pietra non voglio morire fasciata di tenebra, ma d’un
tratto, dalla radice fonda, alzare un canto alla ultima mia
sera.
La sua Ombra..
Il Professore...
...Il Professore era l'unico che sapesse
guardar con distacco a questo strano mondo nel quale gli uomini
fanno ridere e piangere insieme... ...Particolare questo che
spiegava il sorriso ironico che increspava le labbra del suo
volto, né giovane né vecchio, né bello né brutto, la cura che
metteva nel sostenere il ruolo del testimone che sta dietro le
quinte... Ma più che un personaggio il Professore è una
sciarada...un gioco di specchi... Forse il Professore cerca
Te....
Caos...
Il caos è la tendenza ineluttabile e
irreversibile di qualsiasi cosa: dall'atomo alla molecola, dai
pianeti alle galassie, dall'infinitamente piccolo
all'infinitamente grande. Ha uno scopo esclusivamente distruttivo
e guai se tenti di combatterlo, di mettere ordine nel disordine,
dare un senso a ciò che non ha senso: anziché diminuire o
indebolire, aumenta. Perché assorbe l'energia che impieghi nello
sforzo, l'energia della vita. Se la mangia, se ne serve per
arrivare più in fretta al traguardo finale che è la distruzione
anzi l'autodistruzione completa dell'Universo, e vince
sempre...